mostra
27 Gennaio 2020 > 01 Novembre 2020

THE INDEPENDENT. Max Fletcher

#TheIndependent #MaxFletcher

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orario museo

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

aperture e chiusure straordinarie durante le Feste

martedì 24 dicembre ore 11 > 16
lunedì 25 dicembre chiuso
martedì 31 dicembre ore 11 > 16
mercoledì 1 gennaio ore 11 > 19
lunedì 6 gennaio ore 11 > 20

maggiori informazioni

con Andrea Celeste La Forgia
There are no painters but only people who engage in painting among other activities
foyer Carlo Scarpa
La chiusura della mostra è stata prorogata all’1 novembre 2020.

The Independent è un progetto di Hou Hanru
a cura di Elena Motisi

Su tre tele parola, pittura, gesto si combinano in un ripensamento critico del passato come mezzo di edificazione di amicizia, solidarietà e alleanze.

THE INDEPENDENT, il programma del MAXXI dedicato al pensiero e alla pratica indipendente, presenta il progetto speciale di Max Fletcher in collaborazione con Andrea Celeste La Forgia: «Non esistono pittori ma solo persone che si dedicano alla pittura fra altre attività». L’opera è il risultato di una performance concepita per il summit FRIENDSHIP | SOLIDARITY | ALLIANCES in occasione del quinquennale di THE INDEPENDENT. 

Nell’ambito del SUMMIT, l’artista britannico Max Fletcher – attualmente residente presso la British School a Roma – ha prodotto una serie di tre tele durante una complessa azione in cui parola, pittura, gesto si combinano in un ripensamento critico del passato come mezzo di edificazione di amicizia, solidarietà e alleanze. Pasolini costituisce il riferimento essenziale sia della performance sia delle tele, che riportano tre frammenti di testi teatrali dialettali tratti dallo stesso Pasolini e da due scrittori da lui amati, Pirandello e Bertolazzi.

I passi selezionati – tradotti in inglese – offrono una rappresentazione in chiave umoristica di momenti incentrati su un senso di comunità e solidarietà, nozioni che Pasolini attribuisce al dialetto, inteso “gramscianamente” come forma letteraria d’emancipazione, capace di sovvertire o contrastare i concetti di progresso lineare e unificazione formale.

in testata: foto © Fondazione MAXXI