lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
fino al 26 novembre alcune gallerie sono chiuse per allestimento; puoi consultare qui le mostre in corso
acquista online
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire
da 15 persone; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard
valido per un anno dalla data di acquisto
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; soci AMACI; membri CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art; membri ICOM; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
23 Nov 2024 ore 17:00
MAXXI in famigliaDi Spazio in SpazioDIVENTO SPAZIO
24 Nov 2024 ore 17:00
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27 Nov 2024 ore 18:00
libri al MAXXITanti Auguri. 70 anni di tv 100 anni di radiodi Marco Carrara
28 Nov 2024 ore 18:30
talkSotto la soglia del controllo. Pratiche artistiche e forme di vitadi Stefano Velotti
Come uno degli artisti più iconici della sua generazione di musica elettronica fino ad oggi, Ellen Allien incarna l’etica di base della techno: una visionaria che guarda al futuro in cerca di ispirazione, ritagliandosi la propria nicchia e presiedendo un impero che ha intriso il mondo di musica techno e dance con il suo DNA unico. Selettrice dinamica, orgogliosa della sua vasta conoscenza della musica e delle piste da ballo in tutto il mondo, ha viaggiato in tutto il mondo come dj suonando in tutti i principali club del circuito e comandando il grande palco in festival dall’Europa al Sud America. La mente eternamente creativa di Ellen ha portato alla produzione di sette album da solista, con un ottavo (“Alientronic”) previsto per il 2019 e un ampio catalogo di singoli, EP e remix.
Photo © Stini Roehrs
Laurent Garnier fa ballare il pianeta da quasi 30 anni. E, per tutti questi anni, la sua energia sconfinata lo ha visto danzare dietro i tavoli di registrazione, rimbalzare su e giù dietro le apparecchiature da studio e saltellando negli studi radio. È un artista poliedrico il cui l’impatto sulla scena musicale è di vasta portata. Ma soprattutto è un DJ, un vero DJ: formato e trasformato dalla musica, appassionato della folla. Con lui i corpi si muovono in trance sulla pista da ballo, le menti volano altrove. Eppure è anche un esploratore di suoni vecchi e nuovi e ha una cultura musicale incredibilmente ricca. Trascorre la maggior parte del suo tempo libero setacciando i vinili nei negozi di dischi, ascoltando ogni singolo brano musicale che gli viene inviato. La musica, il polso del nostro pianeta, è il suo Santo Graal.
Uno dei DJ pionieri della scena della musica dance, Laurent Garnier ha vissuto in prima persona l’euforia del movimento acido-house a Manchester. Ha poi continuato con Wake Up e scuotere la vita notturna di Parigi, da La Luna a Palace, senza dimenticare il Rex Club.
Come uno dei protagonisti della musica dance francese alla fine degli anni ’80, ha poi diffuso il suo messaggio in tutto il pianeta, dai rave alle feste di magazzino, dai club ai festival. I bagagli in eccesso 5- La collezione di CD riassume la vita piuttosto frenetica di questo DJ giramondo con antenne sintonizzato permanentemente su suoni provenienti da tutto il mondo, tendenze attuali e musica del prossimo generazione. All’inizio del 2011, Laurent Garnier è stato l’unico francese a essere votato come uno dei migliori 35 DJ internazionali dai lettori della rivista britannica Mixmag. Uno dei tanti riconoscimenti per questo giradischi impresario i cui incredibili dj set mescolano la techno di Detroit e oltre, e mescola sentori di jazz, discoteca afosa, casa che scalda il cuore, groove africani, giungla, dubstep e bass music.
L’eclettismo musicale è al centro del contributo di Laurent Garnier alla radio. All’inizio di negli anni ’90, Laurent Garnier si mise dietro il microfono, suonando dischi su Radio FG, Massimo e Radio Nova, dove rimase una forza vitale per i successivi 18 anni. scoprire dischi rari, selezione di nuovi suoni e promozione di nuove tendenze, Laurent Garnier ha trovato grandi soddisfazione e piacere nella trasmissione radiofonica.
Al punto in cui, nel 2003, ha creato Pedro’s Broadcasting Basement, il suo webradio aperto giorno e notte a cui è possibile accedere attraverso pianeta. E come se ciò non bastasse, per quattro anni successivi presentò il suo settimanale programma radiofonico It Is What It Is, trasmesso in Francia (Le Mouv), Belgio (Pure FM), Svizzera (Couleur 3) e Mali (La Chaine 2).
Laurent Garnier è un artista che non si ferma mai. È instancabile nel suo entusiasmo ed è sempre pieno di nuove idee e progetti. Oltre alle esigenze del suo DJ-ing e dei suoi programmi radiofonici, Anche Laurent Garnier si è evoluto in un produttore musicale rispettato. I suoi primi grandi successi (acido Eiffel e Wake Up), entrambe le colonne sonore dell’esplosione della musica dance in Francia, hanno aperto la strada la strada per una serie di album che sono sia elaborati che a più livelli.
Dalla techno correnti sotterranee di Shot in the Dark all’ambizione di Tales of a Kleptomaniac, l’elettronica odissea di 30, la maturità del comportamento irragionevole e la visionaria evasione di The Cloud Making Machine. Nello spazio di cinque celebri album, Laurent Garnier si è imbarcato in un viaggio straordinario. Un viaggio segnato da alcuni incredibili inni di musica elettronica, amato sia dai DJ che dal pubblico: Flashback, Crispy Bacon, The Man With The Red Face, Back To My Roots, Gnanmankoudji, è solo Muzik. Anche la sua discografia è inseparabile la storia di F Communications, l’etichetta che ha creato nel 1994 con Eric Morand e che portato alla ribalta produttori come Mr Oizo, St Germain, Jori Hulkkonen, AlexKid e Scan X. Questo viaggio musicale è descritto nel libro Electrochoc che Laurent Garnier e il il giornalista-scrittore David Brun-Lambert ha scritto insieme ed è uscito nel 2003.
Un aggiornamento e la versione estesa è stata rilasciata nel 2013. In questa biografia, Laurent Garnier racconta l’epopea storia della musica elettronica attraverso le sue esperienze e ricordi. Electrochoc era un successo editoriale ed è stato successivamente tradotto in diverse altre lingue tra cui Inglese (pubblicato da Rocket 88 nel maggio 2015), spagnolo, tedesco, giapponese, russo e persino croato. Inoltre, Electrochoc è attualmente l’ispirazione per una sceneggiatura cinema scritto da Laurent Garnier. Le riprese dovrebbero iniziare alla fine del 2015.
La musica di Mai Mai Mai e i suoni d’archivio dell’epoca sono pensati per affiancare le potenti immagini immortalate da registi che hanno fatto la storia del documentario etnografico italiano ispirato alle ricerche di Ernesto De Martino: Luigi Di Gianni, Gianfranco Mingozzi, Vittorio De Seta e Cecilia Mangini. I loro filmati, montati e manipolati in tempo reale dal video-artista Simone Donadoni, ci fanno vagare nel Mezzogiorno italiano, esplorando l’intreccio tra ritualità pagana e cattolicesimo nell’Italia del Sud, la fatica e la dignità del vivere e del morire, la fragilità dell’uomo soggiogato dalla Natura, dal “Divino” e dal “Magico”. MAI MAI MAI live a Villa Ada 2016 con il progetto ‘Nel Sud’ – https://www.youtube.com/watch?v=_xDVGERfaGY Il disco rappresenta l’interrelazione tra riti pagani e cattolicesimo, vite formate dal duro lavoro e la dignità del proletariato, la fragilità dell’uomo e la sua sottomissione alla natura, divinità e magia.
M¥SS KETA è l’angelo dall’occhiale da sera. E dal volto velato. La sua identità nascosta è il modo migliore per dire la Verità, perché “non avendo volto, c’è un po’ di M¥SS in ognuno di noi”. Performer situazionista, rapper dall’attitudine punk, icona pop e diva definitiva, ha esordito nel 2013 con MILANO, SUSHI E COCA. Da lì in poi, una serie di successi stratosferici come IN GABBIA (NON CI VADO), BURQA DI GUCCI, LE RAGAZZE DI PORTA VENEZIA, raccolti successivamente nel greatest hits L’ANGELO DALL’OCCHIALE DA SERA: COL CUORE IN GOLA (2016).
Nell’estate 2017 pubblica per l’etichetta La Tempesta l’EP CARPACCIO GHIACCIATO, in cui spicca la collaborazione con Populous, che ha prodotto il singolo XANANAS. In questi anni ha infiammato i palchi dei maggiori festival e club di tutta Italia in un tripudio di electro, house, rap, dubstep che sembra generato dal suo stesso corpo, arrivando anche a toccare le capitali europee. Bassi profondi battuti da vertiginosi tacchi a spillo glitterati. Una vera sacerdotessa della notte pronta ad aizzare le masse di fedeli con il suo verbo dissacrante, eccessivo, radicalmente iperrealista. I suoi live sono esperienze extrasensoriali, i suoi testi la radiografia di una Nazione.
Una donna di spettacolo, ma soprattutto uno spettacolo di donna, che non ha saputo dir di no agli insistenti corteggiamenti del mondo della moda, che l’ha fatta diventare la modella e icona più desiderata da svariati stilisti del Bel Paese e non solo. Con fare camaleontico dice di aver trascorso estati in compagnia dell’avvocato Gianni Agnelli ed Edwige Fenech negli anni ’80. Negli anni ’90 invece sostiene di aver flirtato in barca a vela con Massimo d’Alema al largo della Costa Smeralda, e con Sophia Loren a Courmayeur.
Ancor prima di tutto ciò sembrerebbe essere stata la prima musa di Salvador Dalí e Andy Warhol, per citarne soltanto alcuni. Nell’aprile 2018 esce per Universal Music/La Tempesta UNA VITA IN CAPSLOCK, il suo primo vero album, acclamato anche dalla critica più snob. Un successo senza precedenti accompagnato da un monumentale tour che ha reso ancora più calda l’estate del Bel Paese e ha portato la regina della trasgressione anche in televisione: dopo aver conquistato Piero Chiambretti che l’ha voluta nell’ultima edizione di Matrix Chiambretti e la partecipazione a StraFactor 2018, M¥SS è stata scelta come unica donna ospite di Mara Impara – La nuova musica, il primo format televisivo di Billboard Italia condotto da Mara Maionchi su Sky Uno.
La consacrazione internazionale è arrivata con l’esibizione durante l’autunno 2018 nel tempio della techno mondiale, il famigerato Berghain di Berlino, nella stessa stagione che l’ha vista protagonista anche del mondo letterario con il suo primo libro, UNA DONNA CHE CONTA, pubblicato da Rizzoli Lizard.
Il 2 febbraio 2019 al Mediolanum Forum, nello show di apertura a Cosmo, ha presentato MAIN BITCH, mentre nella simbolica data dell’8 marzo ha rilasciato PAZZESKA con il featuring di Gué Pequeno. Entrambi i brani hanno anticipato il nuovo piccantissimo progetto, PAPRIKA, fuori il 29 marzo 2019 per Island/Universal. Già sulla bocca di tutti gli appuntamenti instore e le prime date del nuovo tour, curato da DNA Concerti, che toccherà uno dei suoi vertici il 25 maggio al Mi Ami Festival di Milano. Inaugurata anche una nuova collaborazione con Melt Booking per le date in Europa: presto ci saranno altre sorprese.
Massimo Pericolo, nome d’arte di Alessandro Vanetti, nasce a Gallarate negli anni 90 e si avvicina al rap all’età di dieci anni. Qualche anno dopo scopre il rap italiano e scrive i primi testi. Conosce Kaso, rapper storico che lavora coi ragazzi della zona a progetti educativi e di formazione musicale e può così registrare i primissimi pezzi. Durante l’adolescenza collabora con alcuni amici e realizza un demo di 7 pezzi che però non verrà pubblicato.
Nel 2014 viene arrestato e imputato con 28 persone, durante il periodo di detenzione cambia nome in Massimo Pericolo e si dedica alla scrittura di brani. Pubblica il primo street video nel 2016 (“Baklava”) e partecipa a vari eventi locali con l’aiuto del suo amico e manager Xqz. Segue la pubblicazione su YouTube di brani con e senza video su beat editi ed inediti. In questo periodo conosce Rafilù, amico di Speranza, col quale stringe un’amicizia a distanza e che una volta incontrato a Milano lo presenta a Crookers.
Massimo Pericolo entra così nel team di Pluggers e pubblica “Ansia” un brano con Ugo Borghetti della crew romana 126 prodotto da Crookers e Nic Sarno che gli apre la porta sul pubblico nazionale. Il 22 gennaio 2019 esce in esclusiva su Noisey il video ufficiale del singolo “7 Miliardi” prodotto ancora da Crookers e Nic Sarno, che supera il milione di visualizzazioni in poche settimane e che riscuote consensi di pubblico e colleghi di tutto il paese.
Il 5 marzo esce il secondo video “Sabbie D’Oro” prodotto da Palazzi D’Oriente che riceve gli apprezzamenti pubblici dei big della scena rap italiana e non solo. Il 12 aprile esce “Scialla Semper”, il disco di esordio di Massimo Pericolo per Pluggers e Lucky Beard, un viaggio di 8 canzoni tra il suo arresto, le delusioni d’amore, gli amici e storie di provincia.
Un racconto che passa dall’ironia alla crudezza con testi all’apparenza semplici ma che sanno creare un’empatia devastante con l’ascoltatore grazie al realismo estremo del rapper di Brebbia. Massimo Pericolo è una delle sorprese migliori degli ultimi anni nella scena musicale e con la direzione artistica di Crookers e Nic Sarno presenta una nuova visione per il rap italiano. Il disco di Massimo Pericolo debutta alla posizione numero 4 della classifica FIMI degli album più venduti in Italia; al lavoro del rapper di Brebbia segue il singolo “Scacciacani” insieme a Ketama126 e dopo l’ottima prova sul palco del Mi Ami di Milano si prepara a suonare dal vivo quest’estate nei festival più importanti di tutta Italia per il “Scialla Semper Tour”.
Photo © Giulia Bersani
Romano di adozione, Giorgio Poi nasce a Novara e trascorre parte dell’infanzia a Lucca. Appena ventenne si trasferisce a Londra, dove si diploma in chitarra jazz alla “Guildhall School Of Music And Drama”. Nel frattempo dà vita ai “Vadoinmessico”, con i quali pubblica il fortunatissimo album “Archaeology Of The Future” che li lancia in un tour che toccherà tutta l’Europa e anche gli States. Il progetto assumerà in seguito una nuova forma sotto il nome “Cairobi”. Dal 2013 vive tra Londra e Berlino, guardando all’Italia da lontano, e subendone il fascino che la distanza alimenta. Così inizia a scrivere alcuni brani in italiano. Ne viene fuori un disco di canzoni d’amore personali, malinconiche e psichedeliche, uscito Bomba Dischi/Universal a Febbraio 2017. “Fa Niente” è accolto con grande favore dalla stampa specializzata ma anche da molte testate generaliste che gli dedicano articoli e recensioni approfondite entrando nel merito delle abilità compositive di Poi. Parallelamente si mette in moto in un’incessante attività dal vivo che vede Giorgio esibirsi con Francesco Aprili alla batteria e Matteo Domenichelli al basso. I tre partono per il tour d’esordio in tutte le grandi città italiane e in molte provincie raccogliendo entusiasmo e tantissimo pubblico. Il live è quadrato ed emozionante, per chi ama cantare “Niente di strano”, “Paracadute”, “Acqua minerale”, ma anche per chi vuole ascoltare, osservare, godersi le doti tecniche e stilistiche di Giorgio e dei suoi musicisti che dal vivo trovano massima espressione. Giorgio Poi si conferma tra i migliori esordi del 2017 con una lunghissima estate di concerti che tocca praticamente tutta la penisola e i maggiori festival italiani. A seguito dell’uscita dei due brani inediti “Il tuo vestito bianco” e “Semmai”, Giorgio riparte per un esaltante tour autunnale nei principali live club italiani. Nel frattempo “Fa Niente” viene eletto da Rockit miglior disco dell’anno e molti altri siti specializzati e non lo piazzano in testa alle classifiche.
Il 2018 si apre con la partecipazione a Eurosonic a cui fa seguito un mini tour europeo. I Phoenix si innamorano della sua musica e lo invitano ad aprire il loro concerti a Milano (Marzo 2018), Parigi (Maggio 2018) e New York (Luglio 2018) e Los Angeles (Settembre 2018). Sempre nei primi mesi del 2018 Giorgio Poi si dedica alla produzione artistica del disco d’esordio di Francesco De Leo (Bomba Dischi). In parallelo nascono le proficue collaborazioni con Frah Quintale per il brano “Missili”, prodotto da Takagi e Ketra (Undamento, Bomba Dischi, Pltnm Squad), Carl Brave per il brano “Camel Blu” contenuto all’interno del disco “Notti Brave”. Inoltre firma per Luca Carboni il brano “Prima di partire” contenuto nell’ultimo disco del cantautore bolognese “Sputnik”.
Rancore pseudonimo di Tarek Iurcich nasce a Roma il 19/07/1989 e comincia il suo percorso musicale nel 2004, all’età di quattordici anni, a Roma, la città in cui vive. Ben presto si conquista sul campo una forte credibilità grazie alla partecipazione alle jam, ai concerti nei licei, alle gare di freestyle. Dopo alcune pubblicazioni autoprodotte – tra cui l’album Rancore-”SeguiMe”, uscito nel 2006 – nel 2009 nasce la collaborazione artistica con Dj Myke con il quale nell’anno successivo pubblica “ACUSTICO”, un EP di 8 tracce basato su un originale mix di voce, giradischi e la chitarra acustica di Svedonio.
Ad aprile 2011, sempre nella stessa formazione, esce lʼalbum “ELETTRICO”: hip hop suonato live e di grande impatto che mette in luce Rancore come uno dei più promettenti MCs della nuova generazione.
A marzo 2012 Rancore parteciperà a SPIT, un talent show di MTV Italia nel quale competeranno 12 tra i migliori rapper italiani e nella cui puntata di lancio, a dicembre 2011, Rancore si mette in luce aggiudicandosi la vittoria a pari merito con Clementino.
Nell’ottobre 2012, esce ‘’SILENZIO’’, che si aggiudica il titolo di uno dei migliori album del 2012-2013, considerato oggi una pietra miliare del rap italiano.
I singoli ‘’ANZI…SIAMO GIA’ ARRABBIATI’’ e ‘’CAPOLINEA’’ ricevono molti meriti da parte della critica ed arrivano entrambi in vetta delle classifiche hip-hop di MTV.
Rancore nel corso degli anni non ha collaborato molto con altri artisti, ma nelle collaborazioni da ricordare ci sono ‘’Marracash, Dargen e Rancore – L’Albatro’’;’’ Piotta e Rancore & Dj Myke – Roma Calling’’ per citarne alcune, nel 2014 una collaborazione per il disco ‘’Niente Di Personale’’ di Big Fish fa nascere il brano ‘’LA MACCHINA DEL TEMPO’’ in cui Rancore scrive un viaggio fino al limite della storia.
Rancore non smette con il freestyle e nel marzo del 2014 partecipa alla battle ‘Round2Glory’, arrivando in semifinale a colpi di rime contro i più forti freestyler italiani.
A Luglio 2015 Rancore & Dj Myke, dopo 6 anni di collaborazione, regalano all’Italia il loro ultimo ep realizzato come duo, dal titolo S.U.N.S.H.I.N.E., di cui l’omonimo singolo si aggiudica immediatamente la poltrona di uno dei brani più belli del 2015. Il giornalista musicale Michele Monina su ‘’Il Fatto Quotidiano’’ scrive un articolo su S.U.N.S.H.I.N.E. definendola la più bella canzone Rap mai scritta da sempre in Italia. Il loro nuovo lavoro si aggiudica numerosi premi sul web come uno dei migliori dischi rap/hip-hop del 2015.
Rancore nello stesso anno porta la chimica del suo rap anche sul grande schermo, nel film ‘ZETA’ , regia di Cosimo Alemà, in uscita nel 2016 al cinema.
Nel 2015 Rancore inizia una lunga serie di apparizioni, seminari e conferenze, che presenta in molti luoghi della penisola, in particolare in scuole o in workshop sulla scrittura, dove racconta quello che lui definisce il suo modo di fare il rap, al quale ha attribuito il nome di: ‘HermeticHipHop’
Nel 2016 Rancore torna con la ristampa del suo primo lavoro: -‘SeguiMe’/Remind-, uscito esattamente 10 anni prima. Per questa importante occasione Rancore inventa un nuovo spettacolo dal nome ‘’The GusBumps Show’’.
I brani del 2006, reinventati e riproposti in una formazione totalmente nuova, lo vedranno creare l’oscura “The GusBumps Orqestra” con la quale porta in giro un nuovo spettacolo che unisce le parole, la musica, i costumi e il teatro. Rancore porta questo show in tutta Italia, passando dai concerti abusivi armato di megafono, fino ai più grandi locali d’Italia.
Dal 2016 al 2017 il rapper ermetico appare in una importante serie di collaborazioni con altri Rapper, produttori o musicisti della scena quali Danno, MezzoSangue, Murubutu, Claver Gold, Kenkode (CyberPunkers), Giancane ed altri. Collaborazioni che hanno ricevuto un grande apprezzamento dalla critica ed hanno raggiunto posizioni elevate nelle varie classifiche di Streaming online.
Dopo anni di collaborazioni Rancore torna nel 2018 con un nuovo disco, dove il rapper oltre alle sue parole, decide di curare interamente anche la direzione musicale del progetto. Nasce così ‘’MUSICA PER BAMBINI’’, uscito il 1 giugno per Hermetic / distr. Artist First, seguito da un tour estivo che ha visto un totale di 16.000 spettatori in tutta la penisola.
A febbraio 2019, Rancore si esibisce sul palco del Teatro Ariston di Sanremo al fianco di Daniele Silvestri, in gara al Festival con il brano “Argentovivo”, di cui Rancore è co-autore. Il brano si aggiudica il Premio della critica “Mia Martini”, il Premio della Sala Stampa Lucio Dalla e il Premio “Sergio Bardotti” per il miglior testo.
Dopo 40 date dall’uscita del disco “Musica per bambini”, a maggio 2019 Rancore si è esibito sul palco del concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma.
Photo © Andrea Boccalini
La storia della musica pop è infinitamente affascinante a causa della sua intrinseca democrazia. La storia, per quanto riguarda i libri di scuola, è una questione di seguire la discendenza di Re, Regine e Primi Ministri mentre trascura l’uomo comune. La musica pop inverte questo e ignora l’oligarchia. Ogni musicista recita una parte e nessuna persona è evitata a causa delle loro origini.
La musica pop britannica ha molti esempi; alcuni hanno trovato il loro posto con un solo riff di chitarra, altri con ambiti di lavoro ambiziosi che durano tutta la carriera. Più intriganti in molti modi sono quelli che hanno seguito i loro percorsi tortuosi disinteressati alle tendenze prevalenti ma paradossalmente hanno influenzato più fortemente la musica degli altri.
Da adolescente Andrew Weatherall è stato attratto dalla cultura pop nel suo insieme e ha assorbito musica, vestiti, libri e film in egual misura. Il suo gusto per la musica era eclettico fin dall’inizio e il brivido della scoperta ha messo in ombra qualsiasi necessità di seguire le tendenze.
Il DJ è uscito dal desiderio di suonare dischi che aveva trovato alle persone che gli piacevano. È iniziato da “Shoom” di Danny Rampling insieme a Terry Farley. Presto si sono ramificati con set nelle serate “Spectrum” di Paul Oakenfold e “Trip” di Nicky Holloway. Non era solo il DJ. Weatherall e Farley avevano fatto parte della fanzine “Boys Own”. Non c’era un piano; le cose si stavano muovendo troppo rapidamente. Weatherall ha iniziato la sua carriera discografica con due singoli come parte di “Mouth Juniors”, quindi ha lavorato con Oakenfold per remixare l ‘”Alleluia” di Happy Monday. Farley è passato a Junior Boys Own con Steve Heller e ha affrontato The Chemical Brothers and Underworld, Weatherall ha remixato i New Order, My Bloody Valentine e Primal Scream formando poi il suo nuovo outfit Sabres of Paradise che è stato firmato per Warp Records.
Bisogna ammettere che ci sono state un sacco di imitazioni pallide che danno al genere un cattivo odore, ma il “Loaded” di Primal Scream, il “Weekender” di Flowered Up e “Soon” di MBV sono indubbiamente grandi dischi indipendentemente dallo stile. Infatti, solo quattro anni fa “Soon” è stato votato dai lettori NME il miglior remix di tutti i tempi.
Nel 2004 Weatherall si riunì con Warp Records e prontamente svoltò a sinistra con “Double Gone Chapel”. Inizialmente sembrava che due swordsman solitari avessero improvvisamente lasciato alle spalle il mondo dell’elettronica, ma un attento ascolto rivelò un cuore moderno che utilizzava la rivoluzione dell’attrezzatura introdotta dagli anni ’80. Sapientemente intrecciati nel mix c’erano chitarre tradizionali, batteria ed elementi di basso ma soprattutto strutture di canzoni convenzionali e, con sorpresa dei primi seguaci di Weatherall, del cantato.
“Double Gone Chapel” non è stato affatto un tentativo deliberato di rivoluzionare la musica elettronica. Weatherall si era recentemente divertito ad allargare le sue ali come un DJ che suonava doppiaggio, rockabilly e spaziando rock in piccoli club in tutto il Regno Unito e inevitabilmente queste avventure hanno alimentato i suoi nuovi dischi.
Negli anni successivi c’erano altri due set nella stessa vena sotto il titolo collettivo “Wrong Meeting” fino a quando, poco meno di vent’anni dopo la sua prima uscita discografica, arrivò il primo album con il suo nome “A Pox on the Pioneers”.
“A Pox on the Pioneers” significava un altro cambiamento stilistico con l’enfasi sul puro cantautorato, anche se racchiuso in tutto, dalle linee di synth melliflui alla chitarra scardinata. La sua parentela era chiaramente la seconda fase della TLS, ma Weatherall sentiva di nuovo l’attrazione della pura elettronica. Gli Asphodells furono messi insieme a Timothy J. Fairplay e tornarono agli inizi della techno nello stesso momento in cui piantò saldamente i piedi nel ventunesimo secolo. Ha gettato allegramente tutti tranne gli aderenti.
Photo © John Barrett
#SpringAttitudeDieci
Il festival dedicato alla musica contemporanea, alle nuove sonorità e alla ricerca sperimentale avanzata – con particolare interesse per le ultime tendenze generazionali – arriva all’edizione numero 10 con una 3 giorni di musica e performance. Al via giovedì 10 ottobre negli spazi di Videocittà, per terminare il week-end di venerdì 11 e sabato 12 al Museo.
IL PROGRAMMA:
11 ottobre
Molinari Stage
22.30 ANDREW WEATHERALL
24.00 LAURENT GARNIER
02.00 ELLEN ALLIEN
Nastro Azzurro Live Stage
19.40 DARRN
20.15 VENERUS & His Orchestra
21.30 GIORGIO POI
22.30 MYSS KETA
Auditorium Stage
23.30 MASSIMO MARTELLOTTA “Postcard to: Mark Hollis”
00.40 DRESSEL AMOROSI
02.00 ELEPHANTIDES
03.10 MAI MAI MAI
12 ottobre
Molinari Stage
22.30 ELENA COLOMBI
24.00 IVREATRONIC
02.00 ZENKER BROTHERS
Nastro Azzurro Live Stage
20.15 IL TRE
21.00 MASSIMO PERICOLO
22.00 RANCORE
Auditorium Stage
23.00 ALTARBOY
24.00 C’MON TIGRE
01.45 WEVAL
03.00 PLANNINGTOROCK
TRA GLI ARTISTI:
Ellen Allien
Laurent Garnier
IVREATRONIC
MAI MAI MAI
M¥SS KETA
Massimo Pericolo
Giorgio Poi
Rancore
Andrew Weatherall