Architetto, designer e artista, premiato due volte con il Compasso d’Oro, è stato uno dei più poliedrici e anticonvenzionali progettisti italiani degli ultimi decenni.
A un anno dalla sua scomparsa, una grande retrospettiva per presentare l’opera di Riccardo Dalisi nella sua estrema varietà e originalità: dai laboratori creativi con i bambini di Napoli al design “ultrapoverissimo”, dall’architettura alla reinterpretazione della caffettiera napoletana, dalle installazioni urbane alla rilettura delle mitologie mediterranee.
Attraverso disegni, schizzi, arredi, ricami, oggetti, libri, sculture, dipinti, fotografie, documenti d’archivio, filmati e altri materiali, si scopre il carattere radicale e rivoluzionario del “metodo Dalisi”.
Emergono anche i fertili contatti che Dalisi ebbe con artisti, designer, architetti e critici tra cui Mimmo Jodice, Alessandro Mendini, Giancarlo De Carlo, Massimo Pica Ciamarra, Mimmo Paladino, Enrico Crispolti, Andy Warhol, Joseph Beuys, Ettore Sottsass, ecc.
L’allestimento a cura di Studio Novembre evoca l’immagine di un mondo sottosopra immergendo il visitatore in un paesaggio onirico popolato dalle creazioni di Dalisi. La mostra include inoltre il lavoro di ricerca che l’artista fotografo Vincenzo Castella ha sviluppato in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme a un gruppo di giovani artisti visivi – Daniele Marzorati, Davide Barberi, Edoardo Bonacina, Josefine Jyllnor – a partire dalle tracce dell’architetto napoletano.
Architetto, designer e artista, premiato due volte con il Compasso d’Oro, è stato uno dei più poliedrici e anticonvenzionali progettisti italiani degli ultimi decenni.
A un anno dalla sua scomparsa, una grande retrospettiva per presentare l’opera di Riccardo Dalisi nella sua estrema varietà e originalità: dai laboratori creativi con i bambini di Napoli al design “ultrapoverissimo”, dall’architettura alla reinterpretazione della caffettiera napoletana, dalle installazioni urbane alla rilettura delle mitologie mediterranee.
Attraverso disegni, schizzi, arredi, ricami, oggetti, libri, sculture, dipinti, fotografie, documenti d’archivio, filmati e altri materiali, si scopre il carattere radicale e rivoluzionario del “metodo Dalisi”.
Emergono anche i fertili contatti che Dalisi ebbe con artisti, designer, architetti e critici tra cui Mimmo Jodice, Alessandro Mendini, Giancarlo De Carlo, Massimo Pica Ciamarra, Mimmo Paladino, Enrico Crispolti, Andy Warhol, Joseph Beuys, Ettore Sottsass, ecc.
L’allestimento a cura di Studio Novembre evoca l’immagine di un mondo sottosopra immergendo il visitatore in un paesaggio onirico popolato dalle creazioni di Dalisi. La mostra include inoltre il lavoro di ricerca che l’artista fotografo Vincenzo Castella ha sviluppato in collaborazione con NABA, Nuova Accademia di Belle Arti, insieme a un gruppo di giovani artisti visivi – Daniele Marzorati, Davide Barberi, Edoardo Bonacina, Josefine Jyllnor – a partire dalle tracce dell’architetto napoletano.
Cataloghi della mostra
Libro 2023
Riccardo Dalisi. La Sedia del cece