La mostra affronta il tema della sacralità vista da diverse angolature, si snoda secondo tracce differenti ma complementari tra gli spazi espositivi di Palazzo Barberini, il MAXXI e Palazzo delle Esposizioni.
Ricorre nel 2022 il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, intellettuale e creativo tra i più complessi e rilevanti del XX secolo. Per questa occasione le Gallerie Nazionali Barberini Corsini, La Fondazione MAXXI e l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma danno vita ad un progetto coordinato volto a celebrare il poeta nelle tre sedi museali romane.
Tutto è santo è il titolo ispirato all’omonima frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), e tratteggia ciò che è considerato sacro per il poeta: il mondo del sottoproletario, arcaico, religioso che è in netto conflitto con l’eroe di un mondo razionale, laico, borghese e neo-capitalista. Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati alle sue opere.
La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione acuta delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le linee guida della propria ricerca. La genuinità del volgo che diventa sacralità, la scomparsa delle periferie, gli effetti di un consumo mediatico massiccio sul grande pubblico, i grandi poteri letti come forze disgreganti del nostro presente, la voce dell’artista come atto di protesta e profezia sono i temi che articolano le sezioni pensate per la mostra.
team curatoriale: Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili.
in testata: foto Gideon Bachmann © Archivio Cinemazero Images
La mostra affronta il tema della sacralità vista da diverse angolature, si snoda secondo tracce differenti ma complementari tra gli spazi espositivi di Palazzo Barberini, il MAXXI e Palazzo delle Esposizioni.
Ricorre nel 2022 il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, intellettuale e creativo tra i più complessi e rilevanti del XX secolo. Per questa occasione le Gallerie Nazionali Barberini Corsini, La Fondazione MAXXI e l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma danno vita ad un progetto coordinato volto a celebrare il poeta nelle tre sedi museali romane.
Tutto è santo è il titolo ispirato all’omonima frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), e tratteggia ciò che è considerato sacro per il poeta: il mondo del sottoproletario, arcaico, religioso che è in netto conflitto con l’eroe di un mondo razionale, laico, borghese e neo-capitalista. Al MAXXI la chiave di lettura dell’opera pasoliniana è restituita attraverso le voci di artisti contemporanei, le cui opere evocano l’impegno politico dell’autore e l’analisi dei contenuti sociali ispirati alle sue opere.
La dedizione costante ai temi della vita pubblica, l’osservazione acuta delle dinamiche di potere, hanno fatto di Pasolini un profeta a cui molte generazioni hanno guardato per tracciare le linee guida della propria ricerca. La genuinità del volgo che diventa sacralità, la scomparsa delle periferie, gli effetti di un consumo mediatico massiccio sul grande pubblico, i grandi poteri letti come forze disgreganti del nostro presente, la voce dell’artista come atto di protesta e profezia sono i temi che articolano le sezioni pensate per la mostra.
team curatoriale: Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili.
in testata: foto Gideon Bachmann © Archivio Cinemazero Images
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