mostra
05 Febbraio 2016 > 23 Ottobre 2016
Pier Luigi Nervi. Architetture per lo sport
orario museo
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
fino al 26 novembre alcune gallerie sono chiuse per allestimento; puoi consultare qui le mostre in corso
acquista online
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire
da 15 persone; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard
valido per un anno dalla data di acquisto
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; soci AMACI; membri CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art; membri ICOM; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
Introduce la mostra una serie di pannelli di legno con stampa fotografica. Questa particolare tipologia di materiali costituisce nell’archivio del MAXXI una specifica sottoserie all’interno della più ampia serie dei Materiali fotografici. Si tratta di una scelta di fotografie individuate da Nervi per offrire una panoramica dei suoi progetti e lavori e montate su pannello di legno. I pannelli erano appesi nello Studio e probabilmente venivano utilizzati per mostre e presentazioni. Si presentano qui in mostra quelli relativi alle architetture per lo sport, selezionati tra i quaranta pannelli presenti nell’archivio.
Uno schedario metallico a cassettoni nello Studio Nervi raccoglieva, ordinate per progetto in maniera sistematica, un totale di 4.315 fotoschede relative a 130 progetti e lavori. Si tratta di una particolare tipologia di fotografie, per lo più in bianco e nero, montate su una scheda in cartoncino bianco prestampata e compilata a mano, dove venivano inseriti i dati, seppur molto sintetici, relativi al lavoro e allo scatto fotografico. Questo tipo di documentazione rappresenta nella gran parte dei casi l’attività del cantiere, restituendone le varie fasi di progressione cronologica, come un giornale di cantiere fotografico. Accanto a una selezione di fotoschede originali esposte nella vetrina, una copia delle 631 fotoschede relative ai progetti di architetture per lo sport presenti in archivio restituisce l’importanza di questi materiali.
1929-1949
Sin dall’inizio della sua carriera, l’opera di Pier Luigi Nervi è incardinata su alcuni elementi-chiave: la ricerca sperimentale sulle possibilità costruttive del cemento armato; lo stretto rapporto tra Tecnica ed Estetica, ovvero tra sincerità costruttiva e bellezza; l’intima connessione tra l’invenzione di nuove forme e la capacità di costruirle.
Nel progetto dello Stadio Comunale Giovanni Berta di Firenze (1929/32) Nervi propone soluzioni rivoluzionarie per l’epoca: oltre alla novità insieme strutturale e formale degli elementi architettonici emergenti – l’aerodinamica curva della pensilina a sbalzo in cemento armato, le sinuose scale esterne elicoidali e il propulsivo verticalismo della Torre di Maratona – c’è anche l’inedita scelta di lasciare la struttura delle gradinate in vista all’esterno. Il grande successo internazionale dello stadio Berta rappresenta una svolta cruciale della sua carriera, che chiude la fase della formazione e delle prime sperimentazioni progettuali per proiettarlo al centro del dibattito sulla modernità dell’architettura italiana e dell’attenzione nazionale e internazionale.
Le invenzioni sperimentate nello stadio fiorentino costituiscono il punto di partenza di una sistematica ricerca sugli stadi (Roma, Torino, Livorno, Rio de Janeiro) e su altre tipologie di impianti sportivi (trampolino del Golf dell’Ugolino a Firenze, piscina dell’Accademia Navale a Livorno), nei quali costante è il ruolo centrale dell’innovazione tecnica e strutturale.
1950 / 1960
Negli anni del secondo dopoguerra, Pier Luigi Nervi si impone come uno dei protagonisti dell’architettura e dell’ingegneria in Italia e in Europa, progettando e realizzando una serie di opere che rappresentano dei veri e propri monumenti dell’eccellenza artigianale del made in Italy e che lo consacrano a livello internazionale come il “campione del cemento”.
In Italia, grande successo hanno il trampolino dello stabilimento balneare Kursaal sul litorale romano e soprattutto le opere realizzate per le Olimpiadi di Roma nel 1960: il Palazzetto dello Sport (con A. Vitellozzi), il Palazzo dello Sport all’EUR (con M. Piacentini), lo stadio Flaminio (con A. Nervi), il viadotto di Corso Francia. Questi piccoli miracoli costruttivi, realizzati con la sua impresa Ingg. Nervi & Bartoli in pochi anni e a costi bassissimi, sono possibili grazie a un originale modo di progettare e costruire basato su invenzioni da lui stesso brevettate: la “prefabbricazione strutturale” e il “ferrocemento”.
Nel 1954 l’ingegnere e il figlio maggiore Antonio creano lo Studio Nervi, che si affianca al braccio operativo dell’impresa di costruzioni come studio progettuale, nel quale entrano nel 1960 anche altri due dei suoi figli, Mario e Vittorio. Ben presto, lo Studio Nervi è chiamato da ogni parte del mondo per progetti o consulenze strutturali, in particolare – sull’onda dell’enorme successo internazionale delle opere realizzate per le Olimpiadi romane – per impianti per lo sport e stadi.
1961 / 1979
Dopo il grande successo delle architetture realizzate in Italia e all’estero negli anni Cinquanta, Pier Luigi Nervi è una celebrità mondiale. Le sue opere sono pubblicate non solo sulle più importanti riviste di architettura ma anche sui quotidiani e i magazines popolari; i più prestigiosi atenei fanno a gara a invitarlo a tenere lezioni e conferenze e ad offrirgli onorificenze e premi. Lo Studio Nervi viene chiamato a progettare architetture per lo sport in tutto il mondo. In America emergono le opere realizzate negli Stati Uniti: esemplari sono le architetture per il Dartmouth College ad Hanover e la Sport Arena nel Cultural and Convention Center di Norfolk, originali rielaborazioni delle opere italiane. Il tema degli stadi torna nel progetto per Swindon, in Inghilterra, e in quello costruito a Novara, che rappresentano l’evoluzione delle più complesse strutture già sperimentate nei decenni precedenti. La tipologia delle strutture polifunzionali trova declinazioni innovative nel Good Hope Center a Cape Town, il primo impianto sportivo multirazziale realizzato in Sudafrica, e nel progetto per il concorso per il Kuwait Sports Center a Kuwait City, in cui un ormai anziano Nervi stupisce il mondo con la sua ancora viva curiosità sperimentale, abbandonando l’ortodossia del cemento armato per lanciarsi nell’uso di una complessa struttura reticolare metallica.
I modelli in mostra sono alcuni degli elaborati prodotti all’interno del progetto di ricerca Pier Luigi Nervi: gli stadi per il calcio. Questa parte della ricerca svolta dal LaMo e LaMoViDA (Laboratorio Modelli di Architettura e Laboratorio di Modellazione e Visualizzazione Digitale per l’Architettura) dell’Università di Bologna ha avuto come obiettivo la costruzione di quattro modelli architettonici di opere scelte di Pier Luigi Nervi: il progetto dello Stadio Comunale Giovanni Berta di Firenze (1929/32), il progetto dello stadio Flaminio di Roma (1956/59), il progetto della tribuna dello stadio di Swindon (non realizzato, 1963/66) e il progetto dello stadio Kuwait Sport Center (non realizzato, 1968/69). L’intento è quello di mettere in evidenza gli aspetti strutturali e geometrici formali delle opere selezionate, in relazione a specifiche fasi progettuali ritenute rilevanti.
I modelli esposti sono il frutto di un lavoro che ha comportato l’utilizzo di diversi metodi e tecniche costruttive, da quelle tradizionali alle lavorazioni CNC e prototipazione rapida 3D.
‘In Con-Tatto con Nervi’ è un percorso inedito che lega il Palazzetto dello Sport di Pier Luigi Nervi al museo di Zaha Hadid, due architetture che hanno modificato il paesaggio urbano del quartiere Flaminio. Un’esperienza corporea coinvolgente rivolta a un pubblico non specializzato, anziani, migranti e persone con disabilità visive, con l’obiettivo di comunicare in modo semplice e diretto i temi che contraddistinguono la ricerca architettonica del grande ingegnere strutturista italiano. Una passeggiata nel quartiere Flaminio, l’esplorazione del Palazzetto dello Sport e, a seguire nel MAXXI, quella di materiali tra i quali un piccolo modello dell’edificio, in scala 1:300, realizzato da due studenti dell’Istituto per le Industrie Artistiche di Roma, Aureliano Capri ed Elettra Renzi, che ne forniscono una reinterpretazione semplificata, comprensibile e esplorabile tattilmente da tutti. Un progetto che vuole essere un momento di socializzazione e scambio di diverse percezioni ed emozioni.
A cura del MAXXI Public Engagement, in collaborazione con il Centro regionale Sant’Alessio e Margherita di Savoia per Ciechi.
Centro Archivi MAXXI Architettura
Il pensiero progettuale e costruttivo di Pier Luigi Nervi
nelle opere realizzate per il mondo dello sport
In mostra l’ampio patrimonio di disegni, fotografie, documenti e modelli di oltre 60 progetti di impianti sportivi provenienti in gran parte dall’Archivio Nervi nelle collezioni del MAXXI Architettura.
Un’occasione unica per seguire lo sviluppo del metodo progettuale e costruttivo dell’ingegnere, dalle prime opere, come lo Stadio Berta di Firenze, agli edifici per le Olimpiadi di Roma del 1960, sino alle ultime grandi realizzazioni internazionali, come il progetto per il Kuwait Sports Centre.
Elaborazioni grafiche tridimensionali e modelli costruttivi, realizzati dal La-Mo e dal LaMoViDA dell’Università di Bologna, arricchiscono una sezione dedicata ai progetti per gli stadi in Italia e all’estero.
In mostra anche uno speciale modello in plexiglass del Palazzetto dello Sport realizzato da due studenti dell’ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (Roma), Aureliano Capri e Elettra Renzi, per rendere evidente il sistema di scarico a terra delle forze pensato da Nervi per l’edificio. Questo modello costituisce l’elemento centrale di una serie di visite guidate dedicate all’opera di Nervi che comprendono anche un percorso “tattile” pensato per persone cieche e ipovedenti. Realizzato in collaborazione con il Centro Regionale Sant’Alessio, il percorso prevede una passeggiata intorno al Palazzetto dello Sport per conoscere la struttura realizzata, e una visita in mostra coadiuvata dal modello e da tavole tattili.
SEZIONI DI MOSTRA
I PANNELLI FOTOGRAFICI
LE FOTOSCHEDE
SPERIMENTAZIONI E INNOVAZIONI
CAMPIONE DEL CEMENTO
DALL’ITALIA AL MONDO
LA COSTRUZIONE DEI MODELLI
‘IN CON–TATTO CON NERVI’. PARTECIPAZIONE E INTEGRAZIONE CON L’ARCHITETTURA