Un incontro di riflessione sulla scrittura drammaturgica di Luca Archibugi e la sua forza creativa.
Racchiusa per la prima volta in un unico volume e immune al deteriorarsi dei contesti, la scrittura drammaturgica di Archibugi dispiega – dal suo esordio sul finire degli anni Settanta fino agli ultimi esiti – una potenza evocatrice che mette alla berlina le approssimative distinzioni tra iperuranio dei massimi sistemi e vita quotidiana: un’infedeltà complice – e lunga, come quella, testimoniata in appendice alla raccolta, che lega Archibugi alle pagine critiche di uno scrittore come Franco Cordelli.
Irriducibile alla pura materia e incomprensibile con i soli strumenti del pensiero, nel teatro di Luca Archibugi si svolge, né più né meno, tutta l’esistenza umana nella sua assoluta, integrale e beffarda portata: un teatro degli opposti che solo all’apparenza contrastano perché lo scambio di battute tra i due estremi non è che un modo – l’unico concesso – per attraversare, dileguando, quel tempo e quello spazio che, con non poca incoscienza, chiamiamo realtà.
introduce
Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI
intervengono
Luca Archibugi autore del libro, poeta e drammaturgo
Pippo Di Marca attore, regista e drammaturgo
Giorgio Patrizi critico letterario e accademico
Paolo Petroni critico teatrale
letture di
Francesca Benedetti, Paolo Bessegato, Paolo Bonacelli, Alberto Di Stasio, Priscilla Micol, Mascia Musy, Almerica Schiavo, Fabio Vasco, Pamela Villoresi, Cecilia Zingaro, Veronica Zucchi.
In collaborazione con Nino Aragno Editore.
Un incontro di riflessione sulla scrittura drammaturgica di Luca Archibugi e la sua forza creativa.
Racchiusa per la prima volta in un unico volume e immune al deteriorarsi dei contesti, la scrittura drammaturgica di Archibugi dispiega – dal suo esordio sul finire degli anni Settanta fino agli ultimi esiti – una potenza evocatrice che mette alla berlina le approssimative distinzioni tra iperuranio dei massimi sistemi e vita quotidiana: un’infedeltà complice – e lunga, come quella, testimoniata in appendice alla raccolta, che lega Archibugi alle pagine critiche di uno scrittore come Franco Cordelli.
Irriducibile alla pura materia e incomprensibile con i soli strumenti del pensiero, nel teatro di Luca Archibugi si svolge, né più né meno, tutta l’esistenza umana nella sua assoluta, integrale e beffarda portata: un teatro degli opposti che solo all’apparenza contrastano perché lo scambio di battute tra i due estremi non è che un modo – l’unico concesso – per attraversare, dileguando, quel tempo e quello spazio che, con non poca incoscienza, chiamiamo realtà.
introduce
Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI
intervengono
Luca Archibugi autore del libro, poeta e drammaturgo
Pippo Di Marca attore, regista e drammaturgo
Giorgio Patrizi critico letterario e accademico
Paolo Petroni critico teatrale
letture di
Francesca Benedetti, Paolo Bessegato, Paolo Bonacelli, Alberto Di Stasio, Priscilla Micol, Mascia Musy, Almerica Schiavo, Fabio Vasco, Pamela Villoresi, Cecilia Zingaro, Veronica Zucchi.
In collaborazione con Nino Aragno Editore.