mostra
26 Maggio 2022 > 01 Ottobre 2023

Nedko SolakovA Cornered Solo Show #2

la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 1 ottobre 2023

lobby del Museo
a cura di Hou Hanru, Monia Trombetta

#NedkoSolakov

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orario museo

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

aperture e chiusure straordinarie durante le Feste

martedì 24 dicembre ore 11 > 16
lunedì 25 dicembre chiuso
martedì 31 dicembre ore 11 > 16
mercoledì 1 gennaio ore 11 > 19
lunedì 6 gennaio ore 11 > 20

maggiori informazioni

Attraverso lo storytelling, l’artista crea un dialogo tra disegno, scrittura e ambiente, per raccontare esperienze e pensieri intimi al limite tra realtà e finzione.

Con A Cornered Solo Show #2 Nedko Solakov (Cherven Briag, Bulgaria, 1957), artista internazionale che vive e lavora a Sofia, presenta un racconto pensato per un punto molto specifico del Museo: un luogo visibile, di passaggio, solitamente non utilizzato per le mostre perché molto diverso da uno spazio espositivo. Un angolo che potrebbe sfuggire ai visitatori ma che, grazie all’intervento artistico, una volta scoperto, offre un accesso privilegiato ai pensieri e alle idee dell’artista.

Scrittura e disegno arricchiscono le storie pensate per quest’angolo del museo: brevi descrizioni, aforismi, doppi sensi diventano veicolo di commenti e pensieri su tematiche sociali e collettive.

Affidandosi a un arguto gioco di parole – corner/cornered (angolo/essere messo all’angolo) – l’artista sceglie un angolo del MAXXI per raccontare con senso critico questioni socio culturali di forte attualità e svelare con spirito ironico i meccanismi più nascosti dell’arte contemporanea. Di quest’ultima esplora le complessità, le contraddizioni, le alternative e gli esperimenti derivati dall’urgenza di pensare, di dare forma, di negoziare con la condizione umana e l’auto-rappresentazione. A queste tematiche si sono aggiunte in corso d’opera riflessioni e pensieri sulla guerra russo ucraina scoppiata a febbraio 2022, che ha spinto l’artista a sostituire alcune delle sue storie con nuove opere pensate per richiamare nell’immaginario collettivo i tragici avvenimenti del presente.

Progetto in collaborazione con il MUDAM, Museo di Arte Moderna di Lussemburgo.