Navin RawanchaikulCiao da Roma
la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 30 maggio 2021
sala Gian Ferrari
a cura di Hou Hanru con Donatella Saroli
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
fino al 26 novembre alcune gallerie sono chiuse per allestimento; puoi consultare qui le mostre in corso
acquista online
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire
da 15 persone; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard
valido per un anno dalla data di acquisto
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; soci AMACI; membri CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art; membri ICOM; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 30 maggio 2021
sala Gian Ferrari
a cura di Hou Hanru con Donatella Saroli
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
Un imponente olio su tela tra Bollywood e la periferia romana, la diaspora e l’integrazione culturale.
Navin Rawanchaikul (Chiang Mai, 1971) uno dei principali artisti contemporanei asiatici, presenta al MAXXI un progetto site-specific in cui riannoda i temi centrali della sua ricerca. L’impatto della globalizzazione, la migrazione, la tensione fra società e individuo e lo sviluppo delle identità culturali sono aspetti della società contemporanea che Rawanchaikul cala in una dimensione autobiografica, attingendo alle sue origini indiane e in una storica, rileggendo la Partizione del sub continente indiano del 1947 attraverso la vita delle comunità diasporiche incontrate a Chiang Mai, Dubai e a Roma. La dimensione estetica dell’opera di Rawanchaikul è riconducibile ad lavoro attento e potentemente originale affidato al ready-made, a una pittura che rielabora l’iconografia dei grandi manifesti del cinema indiano, al fumetto, al video e alle azioni performative.
Ciao da Roma è il risultato del viaggio dell’artista a Roma, nell’autunno del 2018. Le testimonianze che Rawanchaikul raccoglie dai migranti dell’Asia occidentale, giunte nel Lazio agli inizi degli anni ’90, lo conducono in molte direzioni: dalle partite di cricket nella capitale con squadre miste di italiani e migranti, alle campagne dell’Agro Pontino, dove la comunità dei sikh è vittima delle cosiddette agromafie; fino al cimitero di guerra del Commonwealth di Cassino, dove sono sepolti i giovanissimi soldati indiani che hanno combattuto per la liberazione dell’Italia nella Seconda guerra mondiale.
Il percorso di mostra include la tela di grandi dimensioni commissionata dal Museo, un video, una lettera e un billboard. Sono inoltre presenti due lavori – una maglietta e due stampe fotografiche – parte della serie Gujranwala, iniziata nel 2013 e legata al progetto Ciao da Roma.
Le opere in mostra sono entrate nella Collezione del MAXXI. Un ringraziamento speciale a Concilio Europeo dell’Arte.
in testata: Navin Rawanchaikul, Ciao da Roma, 2018. Painting, oil on canvas, 160 x 330 cm. Courtesy Navin Production.