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Un dialogo tra pseudo archeologia e linguaggi sonori, riflettendo sulla mancanza del nostro percepire il tempo.
La performance è un frammento di un’opera più ampia realizzata dagli artisti durante una residenza sull’isola di Salina. In antichità l’isola era chiamata “Didỳmē”, che in greco antico significa “gemello”, un doppio suggerito dai suoi due vulcani, il cui impatto visivo ne caratterizza la conformazione e ne suggerisce un immaginario.
Nell’opera un testo scritto dall’artista Marco Gobbi si accosta a una composizione del sound artist Francesco Fonassi. La traccia che viene riprodotta durante la performance è stata realizzata rielaborando registrazioni avvenute durante un attraversamento in mare, da soglia a termine, da termine a soglia.
letture
Marco Gobbi
composizione sonora
Francesco Fonassi
posti individuali riservati per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento