Galleria 5
a cura di Margherita Guccione, Woody Yao
Architetto tra i più influenti e visionari del nostro tempo, Zaha Hadid ha ridefinito l’architettura del XXI secolo e catturato l’immaginazione di tutto il mondo.
A un anno dalla sua improvvisa scomparsa il MAXXI le dedica la mostra L’Italia di Zaha Hadid. L’esposizione intende evidenziare il suo intenso e produttivo rapporto con il nostro Paese, presentando i progetti e le opere realizzate attraverso i vari strumenti di rappresentazione, ricerca e sperimentazione da lei messi a punto nel corso della sua carriera: dai bozzetti pittorici e concettuali ai modelli tridimensionali, dalle rappresentazioni virtuali agli studi interdisciplinari più recenti finalizzati all’applicazione di nuove soluzioni e tecnologie, in uno sforzo pionieristico di indagine nella progettazione.
La mostra presenta un ritratto della multiforme personalità di Hadid, sviluppando un percorso che dalle architetture realizzate o progettate per l’Italia approda al design. Lo sguardo di Hélène Binet, fotografa tra le più attente alla sua produzione nel corso degli anni, interpreta la forza e il dinamismo dell’architettura con una serie di intense fotografie che restituiscono inediti dettagli delle opere di Zaha Hadid. La costante spinta ad una ricerca interdisciplinare di nuove modalità progettuali viene inoltre presentata nelle sezioni dedicate al CoDe (Computational Design) e al ZHA Design DNA, una finestra sul lascito creativo che lo studio ha pienamente raccolto, perché, parafrasando Zaha Hadid, la sperimentazione non conosce fine.
Oltre ai progetti italiani che costituiscono la struttura portante della mostra, viene esposta una selezione di altri lavori che hanno costituito un passaggio significativo nell’evoluzione del linguaggio e della ricerca architettonica di Zaha Hadid, dagli esordi alle ultime realizzazioni ancora in corso. In questa evoluzione i progetti italiani hanno spesso rappresentato un punto di snodo e di svolta verso nuovi orizzonti di ricerca e sperimentazione. Il MAXXI ne è la prova più evidente.
In collaborazione con Zaha Hadid Design, Zaha Hadid Architects e la Fondazione Zaha Hadid.
Photo Contest “L’Italia di Zaha Hadid” Gli scatti selezionati sono di: Agnoletto Alberto, Ambrosino Gennaro, Anastasio Emanuele, Apicella Davide, Arcangeli Matteo, Ausiello Raffaele, Baroni Silvia, Beltrame Claudio, Beltrame Luca, Ceriani Andrea, Chimienti Ornella, Concas Daniela, D’Errico Giovanni, Donazza Emanuele, Esposito Andrea, Fabozzo Michela, Falcone Marco, Firoz Mahmud, Ganthaler Oswald, Ghizzoni Alice, Giardino Antonia, Lansarotti Davide, Lanzi Massimo, Maddaloni Andrea, Marrone Gianni, Modesti Giovanni, Modica Giorgio, Montorio Giulio, Moscariello Salvatore, Nardozzi Antonio, Palmia Fabio, Phelps Bill, Pietrelli Elisabetta, Pitasi Luca, Rossi Filippo, Sammarco Francesco, Santelli Giuseppe, Santoro Giacomo, Saporito Giulia, Scala Carmela, Vannelli Giovangiuseppe, Villani Elisa, Visintini Luca
SEZIONI DELLA MOSTRA:
Galleria 5
a cura di Margherita Guccione, Woody Yao
Architetto tra i più influenti e visionari del nostro tempo, Zaha Hadid ha ridefinito l’architettura del XXI secolo e catturato l’immaginazione di tutto il mondo.
A un anno dalla sua improvvisa scomparsa il MAXXI le dedica la mostra L’Italia di Zaha Hadid. L’esposizione intende evidenziare il suo intenso e produttivo rapporto con il nostro Paese, presentando i progetti e le opere realizzate attraverso i vari strumenti di rappresentazione, ricerca e sperimentazione da lei messi a punto nel corso della sua carriera: dai bozzetti pittorici e concettuali ai modelli tridimensionali, dalle rappresentazioni virtuali agli studi interdisciplinari più recenti finalizzati all’applicazione di nuove soluzioni e tecnologie, in uno sforzo pionieristico di indagine nella progettazione.
La mostra presenta un ritratto della multiforme personalità di Hadid, sviluppando un percorso che dalle architetture realizzate o progettate per l’Italia approda al design. Lo sguardo di Hélène Binet, fotografa tra le più attente alla sua produzione nel corso degli anni, interpreta la forza e il dinamismo dell’architettura con una serie di intense fotografie che restituiscono inediti dettagli delle opere di Zaha Hadid. La costante spinta ad una ricerca interdisciplinare di nuove modalità progettuali viene inoltre presentata nelle sezioni dedicate al CoDe (Computational Design) e al ZHA Design DNA, una finestra sul lascito creativo che lo studio ha pienamente raccolto, perché, parafrasando Zaha Hadid, la sperimentazione non conosce fine.
Oltre ai progetti italiani che costituiscono la struttura portante della mostra, viene esposta una selezione di altri lavori che hanno costituito un passaggio significativo nell’evoluzione del linguaggio e della ricerca architettonica di Zaha Hadid, dagli esordi alle ultime realizzazioni ancora in corso. In questa evoluzione i progetti italiani hanno spesso rappresentato un punto di snodo e di svolta verso nuovi orizzonti di ricerca e sperimentazione. Il MAXXI ne è la prova più evidente.
In collaborazione con Zaha Hadid Design, Zaha Hadid Architects e la Fondazione Zaha Hadid.
Gli scatti selezionati sono di:
Agnoletto Alberto, Ambrosino Gennaro, Anastasio Emanuele, Apicella Davide, Arcangeli Matteo, Ausiello Raffaele, Baroni Silvia, Beltrame Claudio, Beltrame Luca, Ceriani Andrea, Chimienti Ornella, Concas Daniela, D’Errico Giovanni, Donazza Emanuele, Esposito Andrea, Fabozzo Michela, Falcone Marco, Firoz Mahmud, Ganthaler Oswald, Ghizzoni Alice, Giardino Antonia, Lansarotti Davide, Lanzi Massimo, Maddaloni Andrea, Marrone Gianni, Modesti Giovanni, Modica Giorgio, Montorio Giulio, Moscariello Salvatore, Nardozzi Antonio, Palmia Fabio, Phelps Bill, Pietrelli Elisabetta, Pitasi Luca, Rossi Filippo, Sammarco Francesco, Santelli Giuseppe, Santoro Giacomo, Saporito Giulia, Scala Carmela, Vannelli Giovangiuseppe, Villani Elisa, Visintini Luca
SEZIONI DELLA MOSTRA:
PROGETTI IN ITALIA
OLTRE I CONFINI
DESIGN
Cataloghi della mostra
Catalogo della mostra 2017
L’Italia di Zaha Hadid