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Tre incontri per ripercorrere i tratti fondamentali della carriera del grande critico e scrittore, protagonista della mostra
A partire dagli anni ’70 gli interessi di Alberto Boatto si allargano a un piano tematico più ampio, in cui convergono discipline e riflessioni di natura diversa, dalla psicoanalisi all’antropologia, dalla filosofia alla letteratura, e la critica d’arte si trasforma in uno strumento per esplorare la sfera simbolica e fenomenologica.
A partire del 1981, anno in cui pubblica un libro visionario, Lo sguardo dal di fuori, all’intenso racconto autobiografico Chi è cacciato dal Paradiso?, uscito nel 2016, Boatto dà pieno corso alla sua vocazione di saggista. Nel suo “stile tardo” analisi e osservazioni puntuali si combinano sempre con la capacità di delineare vaste trame culturali, rivelando l’intima consuetudine con la propria materia e la volontà di mettersi integralmente in gioco nella scrittura.
Introduce
Giulia Pedace Responsabile Archivi MAXXI Arte
Intervengono
Andrea Cortellessa critico di letteratura e arte
Valerio Magrelli poeta e saggista
Modera
Stefano Chiodi curatore della mostra
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