Un ciclo d’incontri per immaginare una città multiforme, nella quale piazze, strade, palazzi contribuiscono a sentirsi parte di una comunità.
Le città sono gli spazi e i corpi, l’intreccio delle voci e dei silenzi, le routine del quotidiano e i riti, le nostre interazioni casuali con gli ambienti ma anche i gesti irriverenti degli artisti, delle manifestazioni di piazza, delle corse libere dei bambini. Movimenti, azioni, pratiche che sono condizionati dalle “forme” della città ma che contemporaneamente danno a quegli spazi significati nuovi, ne rimodellano i confini, esplorano possibilità impreviste, generano altri immaginari.
Questa forza generatrice non riguarda solo i bisogni, ma i sogni di cui i progettisti, gli urbanisti, gli architetti, la politica possono farsi carico perché le città tornino a essere uno spazio che sostiene le traiettorie di vita e la partecipazione di tutte e tutti.
intervengono
Francesca Colombo Direttore Generale e Culturale della Biblioteca degli Alberi Milano
Tommaso Sacchi assessore alla Cultura del Comune di Milano
Richard Sennett autore, critico letterario e professore di sociologia alla London School of Economics
modera
Zita Dazzi scrittrice e giornalista a Repubblica
Human Spaces — a cura di Fondazione Feltrinelli e MAXXI, in collaborazione con DASTU – Politecnico di Milano – MUSA — raccoglie istanze, punti di vista e idee a cui si potrebbe (e dovrebbe) dare voce per disegnare ambienti più ospitali e inclusivi.
In occasione della pubblicazione italiana de “La Società del palcoscenico” di Richard Sennett.
Un ciclo d’incontri per immaginare una città multiforme, nella quale piazze, strade, palazzi contribuiscono a sentirsi parte di una comunità.
Le città sono gli spazi e i corpi, l’intreccio delle voci e dei silenzi, le routine del quotidiano e i riti, le nostre interazioni casuali con gli ambienti ma anche i gesti irriverenti degli artisti, delle manifestazioni di piazza, delle corse libere dei bambini. Movimenti, azioni, pratiche che sono condizionati dalle “forme” della città ma che contemporaneamente danno a quegli spazi significati nuovi, ne rimodellano i confini, esplorano possibilità impreviste, generano altri immaginari.
Questa forza generatrice non riguarda solo i bisogni, ma i sogni di cui i progettisti, gli urbanisti, gli architetti, la politica possono farsi carico perché le città tornino a essere uno spazio che sostiene le traiettorie di vita e la partecipazione di tutte e tutti.
intervengono
Francesca Colombo Direttore Generale e Culturale della Biblioteca degli Alberi Milano
Tommaso Sacchi assessore alla Cultura del Comune di Milano
Richard Sennett autore, critico letterario e professore di sociologia alla London School of Economics
modera
Zita Dazzi scrittrice e giornalista a Repubblica
Human Spaces — a cura di Fondazione Feltrinelli e MAXXI, in collaborazione con DASTU – Politecnico di Milano – MUSA — raccoglie istanze, punti di vista e idee a cui si potrebbe (e dovrebbe) dare voce per disegnare ambienti più ospitali e inclusivi.
In occasione della pubblicazione italiana de “La Società del palcoscenico” di Richard Sennett.