Venezia
21 Maggio 2023 > 21 Gennaio 2024

Isola della CertosaBioGroundsPer una nuova coscienza ambientale

la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 21 gennaio 2024

a cura di Domitilla Dardi

  • mini guida
  • a Natale regala una myMAXXI

orario museo

lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo

aperture e chiusure straordinarie durante le Feste

martedì 24 dicembre ore 11 > 16
lunedì 25 dicembre chiuso
martedì 31 dicembre ore 11 > 16
mercoledì 1 gennaio ore 11 > 19
lunedì 6 gennaio ore 11 > 20

maggiori informazioni

Quattro installazioni frutto del dialogo inedito tra artisti, architetti, designer, filosofi e botanici per raccontare la storia di un luogo e la sua natura.

Andrea Anastasio con Angela Rui, Bêka&Lemoine con Stefano Mancuso e Studio Formafantasma con Emanuele Coccia.
Per l’occasione, si trasferisce a Venezia anche il Progetto Alcantara-MAXXI con l’installazione dello Studio Ossidiana fino al 20 giugno 2023.

Non ci è più concesso di essere passivi rispetto alle condizioni naturali che ci circondano. La conoscenza che oggi non possiamo più permetterci di eludere è quella del contesto ambientale nel quale viviamo e BioGrounds è un progetto che si pone come obiettivo quello di attivare questa conoscenza.

L’idea nasce dall’unione tra la vita ambientale (Bio) e l’assonanza con il termine playground (Grounds), affidando a progettisti contemporanei l’obiettivo di creare installazioni, dispositivi e performance in grado di raccontare al pubblico la storia di un luogo e la sua natura, coinvolgendo i visitatori tramite azioni e interventi.

I BioGrounds sono ideati da progettisti – architetti, artisti, designer – in dialogo con teorici esperti di temi ecologici – filosofi, botanici, critici- e il luogo ottimale per la loro realizzazione è l’Isola della Certosa di Venezia, data la sua importante biodiversità. Le opere sono pensate per trasformarsi, vivere e invecchiare nell’ambiente come accade a ogni elemento segnato dal passare del tempo. Osservarne il cambiamento è parte integrante della fruizione attiva da parte del pubblico.