Alessandro Rimini, autoritratto 1925. Courtesy Archivio Rimini, Milano
segnaliamo
sabato 28 Gennaio 2023 ore 18:00 - 20:00

Architecture and RemembranceAnteprima del film “Negli occhi di Guido Lara” e proiezione del film “Lettere dall’archivio”

DAMSLab/Auditorium
Piazzetta P. P. Pasolini 5b, Bologna
ingresso libero

L’evento, promosso dall’Ordine degli Architetti di Bologna all’interno del progetto europeo Architecture and Remembrance, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Bologna e la Cineteca di Bologna, prevede la proiezione della preview del film documentario Negli occhi di Guido Lara, firmato dal regista Davide Rizzo, sulla figura dell’architetto Alessandro Rimini e a seguire la proiezione del film documentario Lettere dall’Archivio, del regista Davide Rizzo: le storie di architetti ed ingegneri espulsi o discriminati dai rispettivi Ordini Professionali a seguito delle Leggi razziali del 1938.

Per maggiori informazioni sull’evento clicca qui


Architecture and Remembrance, coordinato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano, è un’iniziativa culturale frutto della partnership di quattro Ordini professionali, quelli degli architetti italiani delle province di Milano, Bologna, Ferrara, Roma, insieme a tre istituzioni culturali (Fondazione CDEC – Centro di documentazione ebraica contemporanea, Fondazione MAXXI e Università Comenius di Bratislava – Ukba), finanziato dalla Commissione europea nell’ambito del bando European Remembrance. L’obiettivo è informare e sensibilizzare, sia la comunità professionale che il grande pubblico, sulle discriminazioni subite dagli architetti ebrei dal regime fascista, nonché fare memoria di come l’antisemitismo abbia portato all’esclusione di numerosi architetti dai loro campi professionali. Ricostruire la memoria di questo tragico passaggio storico è utile a fornire uno strumento vivo per prevenire future intolleranze e favorire il dialogo.


I punti di vista e le opinioni espresse sono esclusivamente quelli dell’autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell’Unione europea. Né l’Unione Europea né l’autorità che concede il finanziamento possono essere ritenute responsabili di tali opinioni.