Ambiènte Archìvio
la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 3 novembre 2024
foyer Carlo Scarpa
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
domenica 24 dicembre ore 11 > 16
lunedì 25 dicembre chiuso
martedì 31 dicembre ore 11 > 16
mercoledì 1 gennaio ore 11 > 19
lunedì 6 gennaio ore 11 > 20
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire da 15 persone; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, Gruppo FS, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard; presentando alle casse un biglietto Frecciarossa o Frecciargento con destinazione Roma effettuato tra il 27 novembre 2024 e il 20 aprile 2025
valido per un anno dalla data di acquisto
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; possessori della card myMAXXI; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; soci AMACI; membri CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art; membri ICOM; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
la chiusura della mostra è stata prorogata a domenica 3 novembre 2024
foyer Carlo Scarpa
In quanti modi e con quali espressioni è stato definito il rapporto dell’opera con lo spazio? Ambiente, environment, opera immersiva, opera ambientale sono solo alcune delle tante definizioni usate nel tentativo di spiegare processi ed evoluzioni del rapporto tra arte, spazio, ambiente.
Ambiènte Archìvio, attraverso una selezione di materiali provenienti dal Centro Archivi Arte, racconta lo sviluppo della ricerca spazio-ambientale attraverso le differenti declinazioni del termine ambiente, migrate e consolidate nel lessico storico critico. La ricerca propone una mappatura delle parole utilizzate nel lessico dell’arte dall’Ambiente spaziale a luce nera (1949) di Lucio Fontana fino ad arrivare al museo-ambiente di Zaha Hadid (2010).
La mostra si concentra su tre macro-aree semantiche definite in base a tre possibili declinazioni del termine: Spazio-ambiente, prima fase sperimentale in cui gli artisti si misurano in fase progettuale con il passaggio dall’opera-oggetto all’opera-ambiente; Percezione-ambiente, capitolo che accoglie una dimensione immersiva, esperienziale, performativa che coinvolge altre discipline, uscendo dagli spazi delle gallerie e dei musei per riconnettersi allo spazio urbano e sociale, fino alla canonizzazione di un’arte ambientale con la Biennale di Venezia del 1976; Dimensione-ambiente, momento di passaggio in cui compare sempre più frequentemente il termine “installazione”con tutte le variazioni e derivazioni lessicali, connotando un rapporto sempre più evidente tra l’opera e il contesto di allestimento.
in testata: Graziella Lonardi Buontempo nella sala di Gino Marotta, 1970, Vitalità del Negativo, Roma, Palazzo delle Esposizioni. Photo Cristina Ghergo. Centro Archivi MAXXI Arte, Fondo Incontri Internazionali d’Arte. Courtesy Fondazione MAXXI.