EXTRAORDINARY VISIONS. ITALY
Istituto Italiano di Cultura New Delhi – India
dal 31 ottobre 2018 al 13 gennaio 2019
Il MAXXI porta la sua collezione di fotografia in India in occasione delle celebrazioni del 70° anniversario delle Relazioni diplomatiche tra Italia e India e della 24° edizione del Technology Summit in cui l’Italia è Paese ospite
Dalle visioni metafisiche di Luigi Ghirri alle spiagge affollate di Massimo Vitali, dai paesaggi saturi di colore di Franco Fontana al racconto doloroso di una terra abbandonata di Letizia Battaglia, dalle eleganti ed essenziali visioni architettoniche di Gabriele Basilico alle montagne di Walter Niedermayr: tutto questo e molto altro è EXTRAORDINARY VISIONS. ITALY, un ritratto dell’Italia composto dagli sguardi di tanti maestri della fotografia italiana, una mostra a cura di Margherita Guccione e Simona Antonacci, promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico e con il fondamentale apporto del Simest Società Italiana per le Imprese all’Estero. Con i suoi 20 autori di rilievo internazionale e le oltre 100 fotografie esposte, è una riedizione della precedente esposizione Extraordinary Visions. L’Italia ci guarda, presentata al MAXXI nel giugno 2016, e rappresenta una nuova tappa della diplomazia dell’arte e della cultura promossa dal museo.
Le opere esposte, tutte provenienti dalla Collezione permanente del MAXXI, raccontano le trasformazioni culturali di cui l’Italia è stata protagonista nei decenni più recenti. EXTRAORDINARY VISIONS. ITALY non è una storia illustrata dell’Italia, né un racconto cronologico e descrittivo, ma una riflessione sull’aspetto e la sostanza dell’Italia contemporanea, che cerca di coglierne la dimensione più attuale, lontana da una idea stereotipa di Belpaese. La mostra propone un viaggio attraverso tre percorsi tematici: PAESAGGI CONTEMPORANEI; RES PUBLICA, CITTÀ, LAVORO e ARTE E CULTURA, ognuno concepito come un discorso visivo a sé stante, come una “inquadratura” che propone punti di vista incrociati o divergenti, per comporre un “atlante” poetico e allo stesso tempo documentario, sociale e istituzionale, dell’Italia degli ultimi trent’anni.