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Attraverso il gioco scopriamo la mostra Ambienti 1956-2010 e diventiamo animali: gatti, conigli e gufi per concentrarci sulla percezione corporea dello spazio e delle opere privilegiando la vista e il tatto. Le opere diventano “tane” da riconoscere e abitare.
Il laboratorio è in Lingua dei Segni Italiana e condotto dalla mediatrice sorda Paola Severi.
Le attività sono state progettate con i partecipanti del gruppo di lavoro sulla disabilità visiva del progetto di accessibilità MAXXIperTUTTI, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, nell’ambito del bando del Ministero della Cultura “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi”.