Foto © Shirin Neshat. Courtesy Noirmontartproduction
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giovedì 12 Settembre 2019 - domenica 12 Gennaio 2020

Shirin Neshat. Matera 2019

Museo di Palazzo Lanfranchi, Chiesa del Carmine – Matera
tutti i giorni dalle ore 9:00 alle 20:00
il mercoledì dalle ore 11:00 alle 20:00
ingresso gratuito

Il Polo Museale della Basilicata e il MAXXI, in collaborazione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019, presentano due nuove opere video dell’artista iraniana Shirin Neshat.

In occasione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019, l’artista iraniana presenta due lavori tratti dal suo ultimo lungometraggio Looking for Oum Kulthum (2017) – co-prodotto e distribuito in Italia da In Between Art Film e Vivo Film- che vede come protagonista Mitra, una regista di origini iraniane che ha il sogno di realizzare un film dedicato alla leggendaria cantante egiziana Oum Kulthum, amata in tutto il mondo arabo. Immagini oniriche si sovrappongono a ricostruzioni storiche della vita della cantante e al racconto dell’esistenza di Mitra, resa ancora più tormentata dalla scomparsa del figlio.

Come trasportati in un sogno, in Remembrance vediamo un ragazzo condotto dalla voce della cantante in una sorta di labirinto spazio-temporale. Lo sguardo del giovane, ci rivela le molteplici sfaccettature dell’icona di Kulthum, il suo lato intimo e malinconico e al tempo stesso la forza della sua presenza scenica e il profondo desiderio di libertà. Nel video In Trance l’attenzione si concentra sul potere mistico della sua musica, capace di ipnotizzare gli ascoltatori. In questa riflessione sull’esperienza estatica legata alla voce di Kulthum, affiorano la fragilità e le incertezze della giovane cantante che s’interroga su come riuscire ad avvicinarsi emotivamente al suo pubblico.

>> scarica la mini-guida


L’11 settembre alle ore 18:00 si terrà un talk con Shirin Neshat insieme alla Direttrice del Polo Museale della Basilicata Marta Ragozzino e il Direttore MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi. A seguire, ore 19:00, le proiezioni saranno aperte al pubblico.

Foto © Lyle Ashton Harris