piazza del MAXXI – € 10
10 posti individuali riservati e gratuiti per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento
L’eccezionale ensemble di musicisti maghrebini, rom rumeni e italiani suona l’incontro tra melodie arabe e ritmi tzigani con al centro il Mediterraneo.
La civiltà araba, diffusa in tutto il Mediterraneo, ha costellato il mondo occidentale di tesori di architettura, letteratura, pittura e musica. Le sue melodie e i suoi strumenti hanno profondamente influenzato la storia e la sensibilità musicale dell’Occidente, da Istanbul ai Balcani, dai regni del Maghreb alla Sicilia, fino in Andalusia.
Accanto ai musicisti arabi che componevano e diffondevano questo repertorio troviamo altri eccellenti interpreti di questa ricchissima tradizione: i Rom. Gli artisti provenienti dal nord Africa in Andalusia e quelli che si spostavano dalla Turchia nei Balcani si avvalevano della collaborazione di strumentisti locali che spesso erano gitanos (in Spagna) e tsigani (in Romania, Bulgaria e Grecia).
Ospite speciale il carismatico Moni Ovadia che con la sua emblematica voce racconta di marinai greci e feste sefardite, accompagnato dalle note pirotecniche dei musicisti in scena.
Introduce
Pietro Barrera Segretario Generale Fondazione MAXXI
Con
Primiano Di Biase pianoforte
Ziad Trabelsi voce e oud
Paolo Rocca clarinetti
Albert Mihai fisarmonica
Petrika Namol contrabbasso
Simone Talone percussioni
Houcine Ataa voce e riq
Ospite speciale
Moni Ovadia voce
piazza del MAXXI – € 10
10 posti individuali riservati e gratuiti per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento
L’eccezionale ensemble di musicisti maghrebini, rom rumeni e italiani suona l’incontro tra melodie arabe e ritmi tzigani con al centro il Mediterraneo.
La civiltà araba, diffusa in tutto il Mediterraneo, ha costellato il mondo occidentale di tesori di architettura, letteratura, pittura e musica. Le sue melodie e i suoi strumenti hanno profondamente influenzato la storia e la sensibilità musicale dell’Occidente, da Istanbul ai Balcani, dai regni del Maghreb alla Sicilia, fino in Andalusia.
Accanto ai musicisti arabi che componevano e diffondevano questo repertorio troviamo altri eccellenti interpreti di questa ricchissima tradizione: i Rom. Gli artisti provenienti dal nord Africa in Andalusia e quelli che si spostavano dalla Turchia nei Balcani si avvalevano della collaborazione di strumentisti locali che spesso erano gitanos (in Spagna) e tsigani (in Romania, Bulgaria e Grecia).
Ospite speciale il carismatico Moni Ovadia che con la sua emblematica voce racconta di marinai greci e feste sefardite, accompagnato dalle note pirotecniche dei musicisti in scena.
Introduce
Pietro Barrera Segretario Generale Fondazione MAXXI
Con
Primiano Di Biase pianoforte
Ziad Trabelsi voce e oud
Paolo Rocca clarinetti
Albert Mihai fisarmonica
Petrika Namol contrabbasso
Simone Talone percussioni
Houcine Ataa voce e riq
Ospite speciale
Moni Ovadia voce