mostra
13 Aprile 2017 > 15 Ottobre 2017
NATURE FOREVER. Piero Gilardi
#NatureForever #PieroGilardi
orario museo
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
valido per tutte le mostre del museo fino al 26 novembre
acquista online
per i giovani da 18 a 25 anni (non compiuti); per gruppi a partire
da 15 persone; giornalisti iscritti all’albo con tessera di riconoscimento valida; possessori biglietto d’ingresso La Galleria Nazionale, Museo Ebraico di Roma; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Accademia Costume & Moda, Accademia Fotografica, Biblioteche di Roma, Centro Sperimentale di Cinematografia, Enel (per titolare badge e accompagnatore), FAI – Fondo Ambiente Italiano, Feltrinelli, IN/ARCH – Istituto Nazionale di Architettura, Sapienza Università di Roma, LAZIOcrea, Palazzo delle Esposizioni, Amici di Palazzo Strozzi, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Scuola Internazionale di Comics, Teatro Olimpico, Teatro dell’Opera di Roma, Teatro di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Youthcard
valido per un anno dalla data di acquisto
minori di 18 anni; disabili che necessitano di accompagnatore; possessori di EU Disability Card e accompagnatore; dipendenti MiC; accompagnatori e guide turistiche dell’Unione Europea, munite di licenza (rif. circolare n.20/2016 DG-Musei); 1 insegnante ogni 10 studenti; soci AMACI; membri CIMAM – International Committee for Museums and Collections of Modern Art; membri ICOM; giornalisti (che possano comprovare la propria attività); possessori della membership card myMAXXI; studenti e ricercatori universitari di storia dell’arte e architettura dell’Unione Europea, studenti delle accademie di belle arti pubbliche (iscritte AFAM) e studenti Temple University Rome Campus da martedì a venerdì (esclusi festivi); docenti IED – Istituto Europeo di Design, docenti NABA – Nuova Accademia di Belle Arti, docenti RUFA – Rome University of Fine Arts; con esibizione della tessera o badge di riconoscimento: Collezione Peggy Guggenheim a Venezia, Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Sotheby’s Preferred, MEP – Maison Européenne de la Photographie; il giorno del tuo compleanno presentando un documento di identità
La Collezione di arte e architettura del MAXXI rappresenta l’elemento fondante del museo e ne definisce l’identità. Da ottobre 2015 è esposta con diversi allestimenti di opere.
lunedì chiuso
da martedì a domenica 11 – 19
la biglietteria è aperta fino a un’ora prima della chiusura del Museo
La prima sezione è dedicata alla produzione degli anni Sessanta e comprende, accanto a Macchina per discorrere del 1963 (tra le prime opere dell’artista), un dispositivo con cui si può parlare che sembra venire dal futuro, anche Terrazza, una struttura simile a una palafitta, realizzata per la mostra “Arte Abitabile” del 1966 alla Galleria Sperone di Torino, e ricostruita per la prima volta per questa mostra. E ancora i Tappeti-Natura che lo hanno reso celebre, sculture in poliuretano espanso, rappresentazioni iperrealistiche ma artificiali di scene naturali, una sorta di “travestimento”, un rito per esorcizzare la morte della natura; Igloo (1964) in cui il pubblico poteva entrare e sedersi, e alcuni Vestiti-Natura creati per performance che mettevano in scena il rapporto originario dell’uomo con il mondo naturale, tutte opere riconducibili all’idea di un’Arte fruibile, “abitabile” dal pubblico.
Della terza sezione fanno parte le sue animazioni politiche, dagli anni Sessanta a oggi, alcune delle quali esposte in un museo per la prima volta. Quando, alla fine degli anni Sessanta, realizza che nel mondo dell’arte la militanza non trova lo spazio sperato, Gilardi smette di interessarsi alla produzione di “opere d’arte” e si dedica a realizzare opere “utili” in ambito politico e sociale, lavorando nei manicomi, le fabbriche, i quartieri popolari, e collaborando con il movimento studentesco. A questa sezione appartengono Andreotti volante (1977) o la maschera di Agnelli (1977) utilizzati in manifestazioni degli anni Settanta, il Masso della Crisi (2012) un oggetto gonfiabile realizzato per un corteo del 1° Maggio, e tanti altri materiali e costumi realizzati per criticare la classe politica, difendere l’ambiente e i diritti civili, sensibilizzare alla pace e alla tolleranza, in quella che è stata definita una “carnevalizzazione” del mondo operata dall’artista.
Il pavimento della Galleria 3, completamente ricoperto di prato sintetico, accoglie opere come Ipogea (2010) una caverna in cui è possibile entrare e fare l’esperienza di una suggestiva esplorazione, Aigues Tortes (2007) un tronco su cui è possibile sedersi per riascoltare i suoni del parco naturale in Spagna da cui prende il nome.
Questi lavori rientrano nel percorso di ricerca che, a partire dagli anni Ottanta, porta l’artista a utilizzare la tecnologia per consentire allo spettatore di partecipare attivamente interagendo con l’oggetto artistico. Esposta anche l’opera multimediale Inverosimile (1989), presentata a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 al Castello di Volpaia, a New York, Parigi e Lione e riallestita eccezionalmente per la prima volta in un museo italiano. Si tratta di una grande installazione interattiva che si attiva attraverso il soffio dello spettatore, muovendosi e producendo suoni: una vigna in poliuretano espanso che, come i Tappeti, restituisce l’immagine di una Natura evidentemente artificiale, un ambiente totale, immersivo e interattivo dove il pubblico è invitato a entrare per un’esperienza multisensoriale. In questa grande macchia di verde le opere di questa sezione riproducono il contesto del PAV, il Parco Arte Vivente di Torino, progetto che incarna l’impegno di tutta una vita dell’artista, per la costruzione di una comunità di eco-arte.
La quarta e ultima sezione racconta Gilardi curatore e critico. Dal 1967 al 1969 l’artista compie numerosi viaggi negli Stati Uniti, Svezia, Olanda, Germania e Inghilterra, è corrispondente delle riviste Flashart, l’americana Arts Magazine, la svedese Konstrevye, la francese Robho, ha rapporti con moltissimi artisti e pochi sanno del suo ruolo chiave nella gestazione di due mostre epocali del 1969: When attitudes become forms di Harald Szeeman e Op Losse Schroeven di Wim Bereen. Un periodo estremamente denso, illustrato attraverso materiali di archivio che raccontano l’abbandono di Gilardi del “sistema arte” per passare a un’ azione più diretta “dentro la vita”, dimostrata dalla sua produzione politica e sociale, o dal progetto del PAV Parco Arte Vivente di Torino, un Centro d’Arte Contemporanea, un “museo fuori dal museo” aperto nel 2008, concepito come un unico organismo vivente che non possiede opere tradizionali ma un territorio naturalistico costellato di installazioni da accudire costantemente attraverso animazione e giardinaggio.
Galleria 3
a cura di Hou Hanru, Bartolomeo Pietromarchi e Marco Scotini
L’Arte deve entrare nella vita, ma dato che la vita è alienata, occorre impegnarsi anche a liberare e disalienare la vita. Piero Gilardi
Con oltre 60 opere, dai famosi Tappeti-natura alle installazioni interattive fino al Parco d’Arte Vivente di Torino, e importanti lavori esposti dopo anni o ricostruiti per l’occasione, la mostra racconta il percorso di un maestro per cui arte e vita si identificano e diventano impegno militante, a partire da quello ecologista.
Cinquant’anni di attività in cui arte, critica e politica sono strettamente intrecciate
A partire dalla complessa relazione tra uomo e natura, la mostra indaga l’era del consumismo e l’utilizzo delle nuove tecnologie, in un percorso che affronta e approfondisce temi come l’ecologia, la natura relazionale dell’arte, l’impegno sociale e politico. Si articola in quattro sezioni, ciascuna delle quali comprende sia opere, sia materiali di archivio (bozzetti, testi, fotografie d’epoca, piccoli lavori) che restituiscono a pieno l’articolazione del pensiero e della poetica dell’artista.
SCOPRI LA MOSTRA CON IL TOUR 360°
LE SEZIONI DELLA MOSTRA
L ’ARTE ABITABILE
ANIMAZIONI POLITICHE
NEW MEDIA ART
Il TEORICO E L’ATTIVATORE
Cataloghi della mostra
Catalogo della mostra 2017
Nature Forever. Piero Gilardi