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Tra anteprime e restauri cinematografici ventuno opere in grado di cogliere l’essenza, l’estetica e le ossessioni tematiche dell’identità taiwanese.
Cuore pulsante sono i video documentari del Green Team Movement, collettivo militante attivo tra il 1986 e il 1990, che ha magistralmente coniugato attivismo politico dal basso e viralità, smascherando fake news e devianti narrative mainstream filogovernative in un momento di passaggio sociopolitico e culturale cruciale per l’isola.
Parallelamente alla crescita dei movimenti sociali, 57 registi a Taipei firmano il “manifesto del nuovo cinema Taiwanese” tra loro ci sono Hou Hsiao Hsien ed Edward Yang, che segnano un punto di non ritorno nella rielaborazione artistica della più recente storia dell’isola.
Memoria e media sono al centro dei lavori del videoartista Che Yu Hsu, che indaga brillantemente il processo di costruzione visuale della memoria nel suo intreccio tra privato e collettivo. Il rapporto tra memoria e identità è mirabilmente intrecciato anche nei film documentari di Wu Tzu An e Chen Singing. Dell’iconoclasta Tsai Ming –liang, questa edizione presenta, oltre al suo primo film All Corners of the World, i recentissimi mediometraggi Days e The Night.
In collaborazione con Asiatica Film Festival.