Videogallery
ingresso libero
Due giorni di proiezioni per raccontare, attraverso film e documentari, il mondo di Maria Lai, il suo legame con la memoria e le sue radici culturali.
Interviste e materiali di repertorio che mettono in luce la forte matrice concettuale e antropologica del suo lavoro e, al contempo, l’indiscutibile influenza artistica che ha esercitato in molteplici altri linguaggi espressivi.
Venerdì 27 settembre il Museo ospita una Giornata studio dedicata a Maria Lai affidata alle parole di critici ed intellettuali pensata per approfondire la complessa e affascinante carriera dell’artista.
Foto: still da video “Ansia d’Infinito” © Stefano Gramitto Ricci
Programma delle proiezioni
Ansia d’Infinito, Clarita Di Giovanni, 2009
52′, ita sub eng
Presentato in anteprima nel 2009 al Festival del Cinema di Roma dove vinse Migliore biografia d’artista e Premio AIAF 2010, Ansia d’Infinito è un racconto dell’opera straorinaria dell’artista per capitoli, senza assumere impostazioni critiche predefinite ma osservando l’emergenza, l’espressione primaria del suo gesto artistico e del pensiero che lo attiva.
Inventata da un dio distratto, Marilisa Piga, Nico di Tarsia, 2001
45′, ita
Una lunga intervista – monologo nella quale l’artista si racconta, oltre i confini della realtà e della storia, della natura e dell’arte, partendo dalla sua esperienza personale per valicare i confini isolani e raggiungere con la propria arte la fama mondiale, influenzando il modo di fare arte delle generazioni sarde a venire.
Salvatore Cambosu e Maria Lai Dalla parola al segno, Francesco Casu, 2013
31′ ita
In questo film il regista non assume il punto di vista esterno e oggettivo del documentarista ma si dispone a un dialogo tra maestra e allievo, che promette rivelazioni importanti. Torna il senso delle vecchie leggende che aprivano orizzonti impensati al bisogno dell’artista di trovare rapporti tra parola e immagine, tra silenzi e vuoti. Riprende attualità l’intuizione di Cambosu di una Sardegna “fatalmente favorevole” come luogo di nascita, perché essere sardi, preistorici, solitari, poteva diventare un privilegio per i tempi nuovi che si preparavano.
Andando via, Francesco Casu, 2019
51′, ita
Traendo ispirazione dal monumento che Maria Lai dedicò a Grazia Deledda, il documentario racconta il progetto Andando Via, ideato da Giuditta Sireus, un lungo lavoro che ha impegnato le tessitrici sarde nella realizzazione di numerosi arazzi che nel mese di marzo 2019 sono stati esposti a Nuoro, diventando prima opera d’arte tessile della Sardegna.
Videogallery
ingresso libero
Due giorni di proiezioni per raccontare, attraverso film e documentari, il mondo di Maria Lai, il suo legame con la memoria e le sue radici culturali.
Interviste e materiali di repertorio che mettono in luce la forte matrice concettuale e antropologica del suo lavoro e, al contempo, l’indiscutibile influenza artistica che ha esercitato in molteplici altri linguaggi espressivi.
Venerdì 27 settembre il Museo ospita una Giornata studio dedicata a Maria Lai affidata alle parole di critici ed intellettuali pensata per approfondire la complessa e affascinante carriera dell’artista.
Foto: still da video “Ansia d’Infinito” © Stefano Gramitto Ricci
Programma delle proiezioni
Ansia d’Infinito, Clarita Di Giovanni, 2009
52′, ita sub eng
Presentato in anteprima nel 2009 al Festival del Cinema di Roma dove vinse Migliore biografia d’artista e Premio AIAF 2010, Ansia d’Infinito è un racconto dell’opera straorinaria dell’artista per capitoli, senza assumere impostazioni critiche predefinite ma osservando l’emergenza, l’espressione primaria del suo gesto artistico e del pensiero che lo attiva.
Inventata da un dio distratto, Marilisa Piga, Nico di Tarsia, 2001
45′, ita
Una lunga intervista – monologo nella quale l’artista si racconta, oltre i confini della realtà e della storia, della natura e dell’arte, partendo dalla sua esperienza personale per valicare i confini isolani e raggiungere con la propria arte la fama mondiale, influenzando il modo di fare arte delle generazioni sarde a venire.
Salvatore Cambosu e Maria Lai Dalla parola al segno, Francesco Casu, 2013
31′ ita
In questo film il regista non assume il punto di vista esterno e oggettivo del documentarista ma si dispone a un dialogo tra maestra e allievo, che promette rivelazioni importanti. Torna il senso delle vecchie leggende che aprivano orizzonti impensati al bisogno dell’artista di trovare rapporti tra parola e immagine, tra silenzi e vuoti. Riprende attualità l’intuizione di Cambosu di una Sardegna “fatalmente favorevole” come luogo di nascita, perché essere sardi, preistorici, solitari, poteva diventare un privilegio per i tempi nuovi che si preparavano.
Andando via, Francesco Casu, 2019
51′, ita
Traendo ispirazione dal monumento che Maria Lai dedicò a Grazia Deledda, il documentario racconta il progetto Andando Via, ideato da Giuditta Sireus, un lungo lavoro che ha impegnato le tessitrici sarde nella realizzazione di numerosi arazzi che nel mese di marzo 2019 sono stati esposti a Nuoro, diventando prima opera d’arte tessile della Sardegna.