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Un incontro sui pensieri e le riflessioni condivise tra i due, un’amicizia di lunga data che li portò, nel 1942, a fondare a Bologna la rivista Il Setaccio.
Storia e individuo si intrecciano nella poetica di Fabio Mauri. La guerra, il fascismo, la conversione, l’insidiosa logica dell’ideologia e del totalitarismo sono i temi portanti della ricerca del maestro dell’avanguardia italiana.
Nel suo lavoro Mauri parla di assuefazione, livellamento della percezione della realtà su un linguaggio sempre più fallace, fino all’impercettibile, irreversibile svuotamento del valore dell’esperienza autonoma. Stupidità protettiva. L’istintivo arresto delle facoltà mentali un momento prima di afferrare contraddizioni, menzogne, errori di logica.
intervengono
Ivan Barlafante artista, Direttore dello Studio Fabio Mauri
Luigia Lonardelli curatrice MAXXI
Andrea Viliani Direttore Museo delle Civiltà, Roma
posti individuali riservati per i titolari della card myMAXXI scrivendo a mymaxxi@fondazionemaxxi.it, entro il giorno prima dell’evento