Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Piazza del Museo – ingresso libero
“L’arancia è un oggetto quasi perfetto dove si riscontra l’assoluta coerenza tra forma, funzione, consumo”
Bruno Munari
Muovendo dal testo di Munari Good Design (1998), Adagio è lo sforzo collettivo di costruire un momento dove il presente sia infinito, nella celebrazione dell’arancia quale oggetto quasi perfetto.
In quest’epoca di selfie, smartphone e consumismo, viviamo tutti nello sforzo di fermare il tempo, non consapevoli di allontanarci, così facendo, dall’istante che vorremmo preservare. Adagio è un tentativo corale di ancoraggio nell’attuale.
Quaranta performers occuperanno uno spazio-tempo definito e circoscritto alla ricerca dell’essenza del quotidiano, in un gesto, un’azione contemplativa che varca le soglie dell’immaginazione.