Quando la resa sembra inevitabile, il borgo trova ogni volta un nuovo respiro. Una nuova capacità di abitare.
La storia di Civita di Bagnoregio pulsa nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi. È la natura della sua terra martoriata: crolli e ricostruzioni, abbandoni e ripopolamenti, legami vitali che si strappano e nuove relazioni che si annodano.
Civita si offre, dunque, come luogo del tempo circolare: un tempo in cui la morte prelude a una periodica rifondazione dell’esistente. Ma la storia conosce lacerazioni improvvise. Oggi che, nel borgo, la mercificazione ha fagocitato ogni ambito del vivere, la morte si è spogliata della sua sacralità per ridursi a icona spettacolarizzata. In questa nuova tragica frontiera dell’irrimediabile, Civita ha espulso la vita e la sua capacità di rigenerazione. Quell’abitare, un tempo cucito saldamente alla terra, si sta sfaldando nell’assenza di azioni capaci di gettare avanti, nel futuro, l’esistente.
saluti
Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI
introduce
Elena Tinacci Responsabile MAXXI Architettura
intervengono
Giovanni Attili autore, Professore associato di Urbanistica – Sapienza Università di Roma
Emilia Giorgi critica e curatrice di arti visive e architettura contemporanee
Alice Rohrwacher regista e sceneggiatrice
In collaborazione con Quodlibet.
Quando la resa sembra inevitabile, il borgo trova ogni volta un nuovo respiro. Una nuova capacità di abitare.
La storia di Civita di Bagnoregio pulsa nel movimento inesorabile del divenire e della metamorfosi. È la natura della sua terra martoriata: crolli e ricostruzioni, abbandoni e ripopolamenti, legami vitali che si strappano e nuove relazioni che si annodano.
Civita si offre, dunque, come luogo del tempo circolare: un tempo in cui la morte prelude a una periodica rifondazione dell’esistente. Ma la storia conosce lacerazioni improvvise. Oggi che, nel borgo, la mercificazione ha fagocitato ogni ambito del vivere, la morte si è spogliata della sua sacralità per ridursi a icona spettacolarizzata. In questa nuova tragica frontiera dell’irrimediabile, Civita ha espulso la vita e la sua capacità di rigenerazione. Quell’abitare, un tempo cucito saldamente alla terra, si sta sfaldando nell’assenza di azioni capaci di gettare avanti, nel futuro, l’esistente.
saluti
Giovanna Melandri Presidente Fondazione MAXXI
introduce
Elena Tinacci Responsabile MAXXI Architettura
intervengono
Giovanni Attili autore, Professore associato di Urbanistica – Sapienza Università di Roma
Emilia Giorgi critica e curatrice di arti visive e architettura contemporanee
Alice Rohrwacher regista e sceneggiatrice
In collaborazione con Quodlibet.