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Attraversando i continenti, Antoine Pecqueur alza il velo sui meccanismi che mettono il soft power della cultura al centro dei nuovi rapporti di forza mondiali.
In un mondo nel quale rispetto al secolo scorso le guerre si sono dimezzate, le rivalità tra Stati assumono nuove forme in cui la cultura diventa una pedina importante, perché oltre a esercitare un’influenza geopolitica tra le più pervasive si rivela anche uno straordinario strumento di potere e di controllo, sia per gli Stati sia per le grandi imprese al centro dei consumi globali.
Perché la Cina, nel costruire le sue Nuove Vie della Seta che percorrono gran parte del pianeta, finanzia e fonda università? In che modo le petromonarchie del Golfo cercano di acquisire legittimità politica costruendo sontuosi musei, progettati dalle archistar più famose e con brand prestigiosi come quelli del Louvre o del Guggenheim? Perché la più importante fabbrica cinese di armi gestisce anche la terza casa d’aste al mondo dopo Christie’s e Sotheby’s?
intervengono
Antoine Pecqueur autore del libro, giornalista
Gianni Riotta giornalista
Interpretariato a cura di Anna D’Elia
In collaborazione con add editore e l’Institut Français Italia.