Tre incontri per ripercorrere i tratti fondamentali della carriera del grande critico e scrittore, protagonista della mostra
Testimone diretto delle radicali trasformazioni nelle pratiche artistiche a lui contemporanee, Boatto ha sempre affidato alla scrittura un ruolo fondamentale, puntando a individuare l’universo poetico degli artisti e le specifiche qualità delle opere e al tempo stesso a far emergere le loro vitali connessioni a un più ampio retroterra storico e teorico.
La qualità essenziale della scrittura di Boatto è un movimento avvolgente e imprevedibile che abbraccia immagini e idee e al tempo stesso mantiene una propria ostinata indipendenza. Il suo è stato in effetti uno “sguardo dal di fuori”, lo sguardo insieme del naufrago e dell’esploratore spaziale, di chi cioè osserva il mondo da un punto esterno, solitario, remoto, e ne coglie una fisionomia nuova e sorprendente. Di qui la scelta di una posizione caparbiamente indipendente, di un’inattualità assunta con orgoglio, specie nell’ultimo periodo di attività, quando i suoi saggi, slegati ormai da ragioni contingenti, rendono ancora più sensibile una componente inventiva e letteraria.
Introduce
Giulia Pedace Responsabile Archivi MAXXI Arte
Intervengono
Massimo Carboni filosofo
Elisabetta Rasy scrittrice e saggista
Modera
Stefano Chiodi curatore della mostra
• i posti disponibili sono limitati, invitiamo il pubblico a presentarsi all’ingresso circa 30 minuti prima dell’inizio indicato;
• non è possibile accedere in sala dopo l’inizio dell’evento;
• è necessario indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento;
• per le norme di distanziamento i posti in sala sono solo singoli ed è necessario compilare, firmare e consegnare all’ingresso l’autodichiarazione scaricabile qui.
Tre incontri per ripercorrere i tratti fondamentali della carriera del grande critico e scrittore, protagonista della mostra
Testimone diretto delle radicali trasformazioni nelle pratiche artistiche a lui contemporanee, Boatto ha sempre affidato alla scrittura un ruolo fondamentale, puntando a individuare l’universo poetico degli artisti e le specifiche qualità delle opere e al tempo stesso a far emergere le loro vitali connessioni a un più ampio retroterra storico e teorico.
La qualità essenziale della scrittura di Boatto è un movimento avvolgente e imprevedibile che abbraccia immagini e idee e al tempo stesso mantiene una propria ostinata indipendenza. Il suo è stato in effetti uno “sguardo dal di fuori”, lo sguardo insieme del naufrago e dell’esploratore spaziale, di chi cioè osserva il mondo da un punto esterno, solitario, remoto, e ne coglie una fisionomia nuova e sorprendente. Di qui la scelta di una posizione caparbiamente indipendente, di un’inattualità assunta con orgoglio, specie nell’ultimo periodo di attività, quando i suoi saggi, slegati ormai da ragioni contingenti, rendono ancora più sensibile una componente inventiva e letteraria.
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Giulia Pedace Responsabile Archivi MAXXI Arte
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Massimo Carboni filosofo
Elisabetta Rasy scrittrice e saggista
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• i posti disponibili sono limitati, invitiamo il pubblico a presentarsi all’ingresso circa 30 minuti prima dell’inizio indicato;
• non è possibile accedere in sala dopo l’inizio dell’evento;
• è necessario indossare la mascherina per tutta la durata dell’evento;
• per le norme di distanziamento i posti in sala sono solo singoli ed è necessario compilare, firmare e consegnare all’ingresso l’autodichiarazione scaricabile qui.